La comunità di San Benedetto del Tronto, dove la piccola Emma viveva, è ancora sotto choc per l’accaduto.
Dall’ospedale di Civitanova, dove è arrivata lo scorso giovedì sera, la bambina è stata trasferita all’ospedale Salesi di Ancona, dove purtroppo ieri mattina il suo cuore è andato in arresto cardiaco.
In ospedale con la febbre alta: la piccola Emma muore a 2 anni
La febbre alta, il malore e la corsa in ospedale, poi il trasferimento in un altro nosocomio. È il drammatico resoconto della tragedia che ha colpito la comunità di San Benedetto del Tronto, piccolo comune in provincia di Ascoli Piceno.
La piccola Emma Di Carlantonio, una bimba di appena 2 anni e mezzo, residente proprio a San Benedetto del Tronto, è morta ieri mattina all’ospedale Salesi di Ancona.
Lo scorso giovedì sera la bambina, che stava male da alcune ore, è arrivata all’ospedale di Civitanova, con febbre altissima.
Le prime cure non sono servite a ridurre lo stato febbrile, così la piccola è stata trasferita all’ospedale Salesi di Ancona. Le sue condizioni sono apparse subito molto gravi.
Meno di 24 ore dopo, ieri mattina, è giunta la notizia la drammatica notizia dal nosocomio marchigiano: la piccola Emma non ce l’ha fatta. Il suo cuore non ha retto alla malattia che l’ha improvvisamente colpita ed è andato in arresto cardiaco.
Sospetta leucemia fulminante
Non è ancora chiaro cosa abbia ucciso la bambina. Si sospetta un’infezione, forse una leucemia fulminante, che non le ha lasciato scampo.
“Amore mio grande te ne sei andata, spero che sono stata una mamma brava, giocherellona e pazza come lo eri tu o vita mia, sole mio, come faccio adesso senza di te, la tua mamma per sempre”
ha scritto la mamma, Sofia Paolini, in uno straziante post su Facebook.
È plausibile che nei prossimi giorni verrà effettuato un esame autoptico sul corpo della bambina, per capire cosa sia accaduto.
L’ipotesi al momento più accreditata, come riferisce anche Fanpage, è che la piccola Emma sia stata uccisa da una leucemia fulminante, che non le ha lasciato scampo.
Tra i sintomi più comuni della leucemia fulminante ci sono: sanguinamento insolito, anemia, dolori articolari e stati febbrili.
La diagnosi, effettuata in maniera precoce ed efficace, può certamente aiutare nell’applicazione della giusta profilassi, ma non è detto che il paziente riesca a salvarsi.
La prognosi è tanto più positiva quanto più rapido è l’inizio della terapia farmacologica.
Saranno ora le indagini a chiarire se sia stato fatto il possibile per salvare la piccola Emma.