Chiuse le indagini sulla morte dell’ambasciatore Luca Attanasio: “I rapitori volevano 50mila euro”

L’ambasciatore Luca Attanasio e il carabiniere Vittorio Iacovacci persero la vita il 22 luglio dello scorso anno, durante un attacco armato a Goma, in Congo. 

Luca Attanasio
Luca Attanasio – LettoQuotidiano.it

I due indagati per la morte dei nostri connazionali sono il security officer Mansour Rwagaza, e Rocco Leone, vice responsabile del Programma alimentare mondiale nel Congo orientale.

L’agguato all’ambasciatore Luca Attanasio

Un rapimento a scopo di estorsione. È questa la conclusione a cui sono arrivate le indagini per la morte dell’ambasciatore italiano in Congo, Luca Attanasio.

Il 22 febbraio dello scorso anno, in un tentativo di sequestro, un commando uccise l’ambasciatore, il carabiniere Vittorio Iacovacci e l’autista Mustapha Milambo. 

L’ambasciatore viaggiava con un convoglio del Programma Alimentare Mondiale (Pam), quando rimase vittima di un’imboscata a Nord di Goma, periferia del Parco Nazionale di Virunga.

La guardia del corpo dell’ambasciatore morì sul colpo, così come l’autista. Attanasio morì qualche ora dopo, durante il trasferimento in ospedale, per le gravi ferite riportate.

Il commando riuscì a fuggire, dileguandosi nel bosco. Il 18 gennaio scorso sono stati arrestati i presunti assassini dei due italiani, mentre il capo del commando sarebbe ancora in fuga.

Chiuse le indagini

Per la morte dei nostri due connazionali e dell’autista sono indagati due dipendenti del Pam, il Programma alimentare mondiale. Si tratta del security officer Mansour Rwagaza, e di Rocco Leone, vice respondabile del Pam nel Congo orientale.

I due sono accusati di omicidio colposo, perché non avrebbero rispettato i protocolli di sicurezza per il viaggio.

Secondo quanto accertato dalla Procura di Roma, come riferisce anche Tgcom24, l’ambasciatore doveva essere rapito a scopo di estorsione. Il rapimento fallì con la sparatoria di cui rimasero vittima Attanasio e Iacovacci.

“Ci hanno intimato di consegnare i soldi. Volevano 50mila dollari. Ho dato tutto quello che avevo, 300-400 dollari e il mio telefonino. Anche l’ambasciatore ha cominciato a togliersi le cose che aveva indosso, sicuramente il portafogli e forse l’orologio”

ha riferito Rocco Leone.

Il commando ha quindi tentato di far allontanare l’ambasciatore e Iacovacci verso il bosco, in una zona piuttosto impraticabile. Qualcosa però è andato storto ed è stata la fine.

attanasio
Luca Attanasio – LettoQuotidiano.it

Gli assalitori hanno aperto il fuoco, per rispondere ad altri colpi, probabilmente quelli dell’esercito.

Il militare italiano Vittorio Iacovacci è stato il primo a cadere sotto i colpi di pistola. Poi è stata la volta dell’ambasciatore, morto qualche ora dopo, durante il trasferimento in ospedale.

I rapitori si sono poi dati alla fuga, ma sono stati fermati qualche settimana fa, a quasi un anno di distanza dalla tragedia costata la vita ai nostri due connazionali.

Impostazioni privacy