Questa mattina il presidente Draghi ha riferito alla Camera sulla situazione in Ucraina. Il colloquio telefonico con il presidente Zelensky è saltato, perché quest’ultimo è stato costretto a nascondersi insieme alla sua famiglia.
Intanto inizia la conta delle vittime, mentre il popolo ucraino ha trascorso la prima notte di guerra nelle metropolitane e nei rifugi anti-aerei.
La prima notte di guerra: il popolo ucraino in fuga
La prima notte di guerra tra Russia e Ucraina è il presagio di quanto drammatico possa essere un conflitto.
Almeno 137 sono le vittime registrate in queste prime ore, oltre 300 i feriti. Ad annunciarlo il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky.
Mentre il mondo intero si schiera dalla parte del popolo ucraino, la città di Kiev è assediata dai russi.
Nell’Ucraina meridionale l’esercito russo ha raggiunto il confine di Kherson, Nova Kakhovka e Kakhovka.
Un pesante attacco aereo è stato sferrato nella notte contro la capitale ucraina, ma la difesa aerea ha respinto l’armata, abbattendo un aereo russo.
Diversi edifici nella zona orientale del Paese sono andati a fuoco. Mentre il popolo ucraino tenta di fuggire, tanti si sono rifugiati nelle metropolitane e nei rifugi anti-aerei.
Il presidente ucraino Zelensky, che questa mattina era atteso dal premier Draghi per un appuntamento telefonico, ha denunciato di essere in pericolo di vita:
“Sono sulla Kill List, mi cercano per uccidere me e la mia famiglia. Sono l’obiettivo numero uno. Vogliono distruggere politicamente l’ucraina distruggendo il capo di stato”.
Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha riconosciuto il Zelensky come presidente dell’Ucraina e ha negato l’esistenza di una kill list in cui sarebbe inserito il presidente ucraino e la sua famiglia.
Draghi: pronti a difenderci con 3.400 soldati nella Nato
Il premier Draghi questa mattina ha riferito alla Camera sulla situazione in Ucraina. In caso di guerra, ha fatto sapere il primo ministro, il nostro Paese è pronto a scendere in campo con 3.400 soldati nella Nato.
“L’Italia condanna con assoluta fermezza l’invasione, che giudichiamo inaccettabile”
ha spiegato il premier in Conferenza.
Intanto nella notte centinaia di persone sono scese in strada, in varie città della Russia, da Mosca a San Pietroburgo, per manifestare in modo pacifico, contro l’invasione dell’Ucraina.
La polizia ha risposto, com’era facilmente immaginabile, con arresti e repressione.
Intanto, l’Italia e i Paesi europei si preparano ad accogliere un enorme flusso di migranti provenienti dalle varie città dell’Ucraina.
Combattimenti sono tuttora in corso nel quartiere di Kiev, Oblonsky, mentre i carri armati russi continuano l’avanzata.