Senigallia, uccise il figlio mentalmente instabile: Loris Pasquini condannato a 22 anni di carcere

La Procura aveva chiesto soltanto 26 anni per Loris Pasquini. L’uomo, oggi 73enne, è stato giudicato colpevole di omicidio volontario aggravato e possesso abusivo di arma.

Loris Pasquini
Loris Pasquini – LettoQuotidiano.it

L’uomo aveva raccontato di essersi difeso da un’aggressione da parte del figlio, uccidendolo con un colpo di pistola. Seppur ferito, la vittima era riuscita a chiamare i soccorsi, che, una volta giunti sul posto, non avevano potuto fare altro che constatarne il decesso.

Uccide il figlio di 26 anni: la confessione di Loris Pasquini

“Da sette anni subivo le sue violenze, ieri mi ha aggredito con un bastone allora io sono corso in casa, ho preso la pistola per difendermi e mentre lui mi veniva addosso ho sparato”.

Così il giorno seguente al delitto di Alfredo Pasquini, il 29 marzo 2021, Loris Pasquini ha confessato ai carabinieri di aver ucciso il figlio.

L’uomo, ex ferroviere in pensione, ha raccontato di essere stato colpito dal figlio con un bastone, così, per difendersi, ha impugnato la pistola e ha fatto fuoco contro il ragazzo.

Voleva puntare alle gambe, ma il proiettile ha raggiunto il collo. Alfredo Pasquini è riuscito a chiedere aiuto, allertando i soccorsi, ma una volta atterrata l’ambulanza in via Sant’Antonio, a Roncitelli di Senigallia, i sanitari non hanno potuto fare altro che constatare il decesso del giovane.

La decisione della Corte d’Assise

Ieri mattina, 25 febbraio, poco prima dell’ora di pranzo, la Corte d’Assise di Ancona ha pronunciato la sentenza di condanna per Loris Pasquini.

Il 73enne è stato condannato a 22 anni di carcere con l’accusa di omicidio volontario aggravato e possesso abusivo di arma.

Loris
Loris Pasquini – LettoQuotidiano.it

La Procura aveva chiesto per l’imputato una condanna a 15 anni di carcere.

La pistola con cui l’anziano ha ucciso il figlio non era legalmente detenuta.

Le liti tra la vittima e il padre erano ormai all’ordine del giorno. Alfredo Pasquini era in cura presso il centro mentale di Senigallia, per via dei disturbi psichiatrici di cui soffriva.

Gli era stata riconosciuta anche un’invalidità fisica del 100%, tanto che percepiva una piccola pensione.

Stando al racconto del padre, il ragazzo spendeva tutti i soldi per l’acquisto di droga, di cui faceva regolarmente uso.

Il medico legale, che ha effettuato l’esame autoptico sul corpo del 27enne, ha spiegato che il colpo di pistola che ha ucciso Alfredo Pasquini non era stato sparato a bruciapelo ma chi lo ha esploso mirava a uccidere il suo bersaglio.

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