Guerra in Ucraina, iniziati i negoziati in Bielorussia: chiesto il cessate il fuoco immediato

Sono ore cruciali quelle di questa ultima giornata di febbraio, perché potrebbe aprirsi uno scenario di pace nel conflitto tra Russia e Ucraina. 

Guerra in Ucraina
Il tavolo per i negoziati in Bielorussia – LettoQuotidiano.it

Partito il tavolo per i negoziati in Bielorussia, nonostante il parere contrastante di Zelensky, che avrebbe voluto un territorio neutrale per la contrattazione con la Russia.

Al via i negoziati tra Russia e Ucraina

Nonostante l’iniziale diniego del presidente ucraino, Zelensky, sono partiti questa mattina i negoziati per tentare di fermare l’avanzata russa in Ucraina.

In Bielorussia, territorio politicamente vicino a Putin, si sono incontrate le delegazioni dei due Paesi. Presenti, da una parte, l’assistente presidenziale russo Vladimir Medinsky, dall’altra il ministro della Difesa ucraino, Oleksii Reznikov, accompagnato dal leader del partito del presidente Zelensky, David Arakhamia.

Il presidente Zelensky, rimasto in contatto con gli alleati occidentali, ha chiesto un’immediata annessione dell’Ucraina all’Unione Europea.

La presidente della Commissione Europea, Ursula Von der Leyen, ha espresso parere favorevole all’ammissione, che necessita però di un lungo processo di approvazione e una procedura ben precisa da seguire.

Per l’annessione di un nuovo Stato membro occorre infatti l’approvazione di tutti gli altri Paesi Ue, al momento 27 in totale.

Le richieste avanzate da Kiev sono il cessate il fuoco immediato e il ritiro delle truppe russe, che starebbero rallentando l’offensiva.

Grande scetticismo sull’esito dei negoziati di pace, anche se potrebbe aprirsi una tregua tra i due Paesi.

Le vittime

Al momento, dallo scorso 24 febbraio, quando è iniziata l’invasione dell’Ucraina, si contano 5.300 soldati russi morti.

Le vittime civili sarebbero 102, tra cui sette bambini, come fa sapere l’Onu. Il numero potrebbe essere di gran lunga superiore.

Più di 500.000 sono invece i rifugiati in fuga dall’Ucraina verso i Paesi confinati. Lo comunica via twitter l’UNHCR, l’Agenzia Onu per i rifugiati.

Il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, questa mattina ha spiegato la decisione del presidente Putin, che ieri ha annunciato di aver messo in allerta il sistema nucleare.

aereo militare
Guerra in Ucraina – LettoQuotidiano.it

La decisione sarebbe arrivata come conseguenza alle minacce mosse dalla ministra degli Esteri britannica, Liz Truss, che ha assicurato l’arrivo di volontari in Ucraina, per sostenere il popolo.

“Vi sono state dichiarazioni inaccettabili fatte da diversi esponenti occidentali su possibili scontri fra Nato e Russia”,

ha riferito Peskov alla Pa.

I negoziati si sono conclusi intorno alle 16 (ora italiana) di lunedì 28 febbraio.

“Finora non abbiamo il risultato che vorremmo ottenere”

ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un messaggio sui social al termine dell’incontro tra le delegazioni dei due Paesi.

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