La vittima era stata vista al lavoro ieri mattina, ma mancava all’appello dopo l’esplosione, avvenuta in un’azienda di vernici a Poiano, alle porte di Verona. I vigili del fuoco hanno rinvenuto il corpo senza vita dell’operaio.
Il sindaco di Verona, Federico Sboarina, ha emanato un’ordinanza con l’obbligo di tenere chiuse porte e finestre nel raggio di un chilometro dal luogo dell’esplosione. In attesa delle indicazioni dell’Agenzia Regionale per la Prevenzione e Protezione Ambientale del Veneto, il primo cittadino ha chiesto un’estensione dell’obbligo anche ai residenti oltre il chilometro.
Dopo ore di ricerche è stato trovato il corpo senza vita dell’operaio che da ieri mattina mancava all’appello, dopo la violenta esplosione che ha colpito una fabbrica di vernici a Poiano, piccolo paesino alle porte di Verona.
L’uomo, che inizialmente risultava disperso, è stato poi trovato senza vita dai vigili del fuoco che sono intervenuti nell’azienda Casati di Quinto, in Valpantena.
A lanciare l’allarme sono stati i colleghi della vittima. Gli altri 50 operai, che sono riusciti tutti a mettersi in salvo, si sono resi conto che il loro collega mancava all’appello.
Così hanno allertato i pompieri. Quando i vigili del fuoco sono giunti sul posto, per la vittima non c’era più nulla da fare. È plausibile che nei prossimi giorni venga disposto l’esame autoptico sul corpo dell’uomo.
Le cause dell’esplosione sono ancora ignote. Sul posto sono accorse diverse squadre di caschi rossi, che hanno impiegato diverse ore per domare le fiamme.
Si temono gas tossici: l’ordinanza del sindaco
Sul posto è giunto anche il sindaco di Verona, Federico Sboarina, che ha emanato un’ordinanza con l’obbligo di tenere chiuse porte e finestre nel raggio di un chilometro dal luogo dell’esplosione.
In attesa delle indicazioni dell’Agenzia Regionale per la Prevenzione e Protezione Ambientale del Veneto, il primo cittadino ha chiesto un’estensione dell’obbligo anche ai residenti oltre il chilometro.
“Ho firmato l’ordinanza con l’obbligo di tenere chiuse le finestre entro un km dalla frazione. In via precauzionale, e in attesa delle analisi Arpav, l’indicazione vale anche per le zone limitrofe oltre al chilometro”
ha scritto il primo cittadino sulla sua pagina Facebook.
Il timore è che possano essersi propagati nell’aria dei gas tossici, dovuti alla presenza e alla combustione delle vernici presenti nella fabbrica.
Nei prossimi giorni sono attese le analisi dell’Arpav, l’Agenzia Regionale per la Prevenzione e Protezione Ambientale del Veneto, per verificare la salubrità dell’aria.