L’omicida di Diego Damis, un 18enne del posto, avrebbe usato la carta di credito della vittima per acquistare un pacchetto di sigarette.
Diego Damis, che lavorava a Chicago come bartender, è stato ucciso la sera del 25 febbraio scorso, nei pressi di Hyde Park, mentre tornava a casa.
È arrivata dopo poco più di una settimana la svolta nell’indagine per l’omicidio di Diego Damis, 41enne di origini umbre, ucciso la sera del 25 febbraio scorso a Chicago, dove viveva da 7 anni.
Diego Damis lavorava come bartender al The Cove Lounge, nei pressi di Hyde Park. Quella sera è stato rapinato e colpito a morte con diverse coltellate.
A trovare il suo corpo in strada, l’indomani mattina, sono stati degli agenti di polizia. Nonostante i soccorsi, per il 41enne non c’è stato nulla da fare.
Le indagini sulla morte di Diego Damis si sono concentrate sin da subito su una rapina finita male.
La tragica notizia ha immediatamente raggiunto la città di Assisi, di cui il 41enne era originario. Nel 2015 Diego si era trasferito a Chicago, ma in Umbria era molto conosciuto anche per le sue doti artistiche. Il 41enne era un musicista e un pittore, oltreché un provetto scacchista.
Arrestato il presunto killer
Nelle scorse ore è arrivata la svolta nelle indagini: il 18enne Keante McShan è stato arrestato, con l’accusa di omicidio.
Sarebbe stato proprio lui, già padre di un bambino, a uccidere il 41enne umbro, derubandolo di contanti e carte di credito.
Proprio l’utilizzo di una carta di credito di Damis poche ore dopo il delitto lo avrebbe definitivamente incastrato: McShan avrebbe infatti utilizzato una carta di credito della vittima per acquistare un pacco di sigarette.
Ad inchiodarlo, come riferisce Il Fatto Quotidiano, le telecamere di sorveglianza di una stazione di servizio, che lo avrebbero ripreso durante l’acquisto.
Il presunto killer avrebbe rubato i contanti e le carte di credito della vittima e poi sarebbe tornato a casa a cambiarsi. I poliziotti che hanno perquisito la sua abitazione hanno trovato il coltello, i vestiti che indossava la sera del delitto e il portafogli di Diego Damis.
“C’è stato un grandissimo lavoro da parte della polizia di Chicago. Sono stati bravissimi e hanno lavorato oltre i loro limiti per arrivare presto a una conclusione”
ha spiegato il fratello di Diego, Andrea Damis.
La mamma del 41enne ha già fatto sapere che le ceneri del figlio torneranno in Italia dopo la cremazione, per la quale occorreranno 3/4 settimane.