Guerra in Ucraina, Zelensky agli alleati: “Senza no fly zone anche voi responsabili della catastrofe”

Si è aperto questa mattina il quattordicesimo giorno di guerra per l’Ucraina. Dalle 8 di oggi sono stati aperti nuovi corridoi umanitari da Kiev, Chernihiv, Sumy, Kharkiv e Mariupol. 

Volodymyr Zelensky
Volodymyr Zelensky – LettoQuotidiano.it

In attesa del quarto round dei negoziati, domani ci sarà per la prima volta dall’inizio della guerra, un colloquio fra i due ministri degli esteri nemici, il russo Serghei Lavrov e l’ucraino Dmytro Kuleba. A mediare sarà il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan.

Le parole di Zelensky

È stato accolto da una standing ovation quando è intervenuto in videoconferenza con il Parlamento britannico.

“Non ci arrenderemo come voi non vi siete arresi ai nazisti. I partner dell’Ucraina saranno responsabili di una catastrofe umanitaria se non introdurranno una no fly zone sul Paese”

ha detto ai parlamentari il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky.

L’Italia intanto valuta restrizioni all’export per alcune materie prime, mentre i giornalisti della Bbc, emittente televisiva britannica, sono tornati in Russia per raccontare la guerra, nonostante la minaccia di 15 anni di carcere per chi non si attenga alle nuove regole.

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Guerra Russia e Ucraina – LettoQuotidiano.it

In attesa del quarto incontro tra i delegati dei due Paesi in lotta, domani, per la prima volta dallo scoppio della guerra, s’incontreranno i due ministri degli esteri: il russo Serghei Lavrov e l’ucraino Dmytro Kuleba.

L’incontro avverrà ad Antalya, dove farà da mediatore il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan.

La Cina potrebbe però tentare un’iniziativa di mediazione nelle prossime ore con il suo alleato russo.

Mosca: sì ai colloqui, ma Kiev riconosca Donbass

Intanto, non si arrestano le speranze di poter mettere fine al conflitto. Il portavoce del Cremlino Peskov ha spiegato che Mosca è disposta a dialogare con l’Ucraina, ma che il Paese deve riconoscere le Repubbliche di Donetsk e Lugansk come Stati sovrani e indipendenti.

Intanto, dalle 8 di questa mattina, sonostati aperti nuovi corridoi umanitari da Kiev, Chernihiv, Sumy, Kharkiv e Mariupol. 

Il governo di Kiev ha fatto sapere che la centrale nucleare di Chernobyl ha perso energia a causa dei danni a una linea elettrica, condizione che potrebbe favorire il rilascio di sostanze radioattive.

Intanto, è a rischio la fornitura di gas per l’Europa, che sta sfruttando le riserve di gas dagli stoccaggi degli anni passati. Una riserva che potrebbe durare fino ad aprile.

“Putin pensava che la nostra dipendenza dal gas russo fosse sufficiente per farci fare dei passi indietro dinanzi a questa guerra”

ha spiegato l’Alto rappresentante dell’Ue per la Politica estera, Josep Borrell, intervenuto al Parlamento europeo.

L’obiettivo è quello di recidere il cordone ombelicale che lega i Paesi europei alle risorse russe, con i cui guadagni Mosca finanzia l’arsenale di guerra.

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