Nonostante l’apertura dei corridoi umanitari, continuano i bombardamenti da parte dell’armata russa in Ucraina. Il raid più feroce ha colpito un ospedale pediatrico a Mariupol.
Tre persone, tra cui un bambino, sono morte sotto le macerie. Altre 17, tra cui diverse donne incinte, sono rimaste ferite.
Bombardato un ospedale pediatrico in Ucraina
Nonostante l’apertura dei corridoi umanitari per evacuare i civili intrappolati sotto le macerie, non si fermano i bombardamenti in Ucraina.
Nel pomeriggio di martedì è stato colpito un ospedale pediatrico a Mariupol. Diverse persone sono rimaste intrappolate sotto le macerie.
Al momento si registrano 3 vittime, tra cui un bambino di 6 anni, e 17 feriti. Tra loro donne incinte e personale sanitario dell’ospedale.
Il raid russo che ha distrutto l’ospedale è arrivato proprio mentre era attivo il cessate il fuoco per l’evacuazione dei civili.
Il presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky, in un video su Twitter ha denunciato il “crimine di guerra” commesso dai russi.
Mariupol. Direct strike of Russian troops at the maternity hospital. People, children are under the wreckage. Atrocity! How much longer will the world be an accomplice ignoring terror? Close the sky right now! Stop the killings! You have power but you seem to be losing humanity. pic.twitter.com/FoaNdbKH5k
— Володимир Зеленський (@ZelenskyyUa) March 9, 2022
“Per quanto ancora il mondo sarà complice ignorando il terrore? Chiudete i cieli adesso! Fermate le uccisioni! Avete il potere di farlo ma sembra che stiate perdendo l’umanità”
ha scritto il premier ucraino.
Il governo di Mosca ha negato il raid aereo sull’ospedale pediatrico in Ucraina, definendo la notizia dell’attacco una fake news.
In tutto il resto del mondo la notizia del bombardamento dell’ospedale di Mariupol ha provocato sdegno e condanne. Il premier britannico Boris Johnson ha severamente condannato la notizia del raid aereo, annunciando che presto il Regno Unito potrebbe offrire un aiuto più concreto all’Ucraina.
Dure parole di condanna anche dal presidente francese, Emmanuel Macron.
Avvio del negoziato in Turchia
Intanto, sono iniziati questa mattina i negoziati tra i due ministri degli esteri: il russo Serghei Lavrov e l’ucraino Dmytro Kuleba, ad Antalya, Turchia, dove presenzierà il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan.
Il ministro Kuleba nelle scorse ore aveva annunciato di avere poche aspettative da questo incontro, che potrebbe però diventare il preludio a un meeting tra Zelensky e Putin.
L’Ucraina chiede l’immediato cessate il fuoco, mentre Mosca chiede che il Paese non aderisca alla Nato, lasci la Crimea alla Russia e dichiari indipendenti e sovrane le due repubbliche di Donetsk e Lugansk.
Nelle prossime ore è prevista una nuova tregua, per consentire l’evacuazione dei civili da altre 10 città dell’Ucraina, tra cui Kiev e Kharkiv.