Proseguono senza sosta i bombardamenti dell’armata russa in Ucraina. Nella notte è stato distrutto l’aeroporto di Dnipro e un palazzo residenziale. Due persone sono morte tra le fiamme.
Il presidente Zelensky continua a chiedere armi all’Europa. Si attende, per questa mattina, l’arrivo dei premier di Polonia, Repubblica Ceca e Slovenia che nelle prossime ore incontreranno il premier ucraino a Kiev.
Guerra in Ucraina: le ultime news
Proseguono senza sosta i bombardamenti in Ucraina da parte dell’esercito di Mosca. Nella notte è stato colpito un edificio residenziale di Kiev e due persone sono morte tra le fiamme.
Non solo, i russi hanno colpito anche l’aeroporto di Dnipro, che ha subito una massiccia distruzione, come hanno annunciato le autorità ucraine, visto che la pista di decollo e di atterraggio sono state devastate dalle bombe.
Mentre il presidente Zelensky attende l’arrivo dei premier di Polonia, Repubblica Ceca e Slovenia, che nelle prossime ore giungeranno a Kiev per incontrarlo, sollecita l’invio di nuove armi da parte dell’Europa.
“Aiutandoci, aiuterete voi stessi. Sapete di quali armamenti abbiamo bisogno, lo sanno tutti”
ha detto in un video accorato il presidente dell’Ucraina.
Dello stesso avviso il premier britannico, Boris Johnson, che ha espresso il suo appoggio a Zelensky, durante una riunione nella capitale londinese con i leader nordici e baltici della Joint Expeditionary Force.
Johnson ha annunciato nuove sanzioni alla Russia, tra cui il divieto di esportazione di beni di lusso.
Nuovi colloqui di pace
Questa mattina sono ripresi i colloqui di pace tra i due Paesi, ma Zelensky ha avvertito che se non verrà fermata, la Russia potrebbe attaccare altri Stati europei.
Intanto sale a quota tre milioni il numero di rifugiati in fuga dall’Ucraina, mentre sono circa 350.000 le persone che sono ancora intrappolate a Mariupol, nel sud del Paese.
Questa sera sarà imposto un coprifuoco di 36 ore a Kiev, che è ormai nelle mani dei russi.
Non solo l’aeroporto, i missili russi hanno colpito anche un ospedale nella città di Rubezhnoye, nella regione del Lugansk, uccidendo 4 pazienti della struttura sanitaria.
I tre premier di Repubblica Ceca, Slovenia e Polonia incontreranno il presidente Volodymyr Zelensky e il primo ministro per:
“Confermare l’inequivocabile sostegno dell’intera Unione Europea alla sovranità e all’indipendenza dell’Ucraina e presentare un ampio pacchetto di sostegno allo Stato e alla società ucraini”.
Nuovi corridoi sono previsti per la giornata di oggi, fino alle 21 di questa sera, ora locale, dalle città di Sumy, Konotop, Trostianets e Lebedyn.