Eventi istituzionali in tutto il Paese per celebrare la Giornata nazionale in memoria delle vittime del Covid.
Il presidente della Camera, Roberto Fico, ha partecipato alla deposizione della corona di fiori alla lapide alla memoria al Cimitero di Bergamo, città simbolo della pandemia.
Giornata Nazionale per le vittime del Covid
Era il 18 marzo del 2020 quando il nostro Paese, la Lombardia in primis, presero consapevolezza dell’esistenza di un nemico temibile e silenzioso, che ha fatto migliaia di vittime.
Quella sera, per le vie di Bergamo sfilarono decine di camion militari che trasportavano le bare delle vittime del Covid-19 verso altre città, perché nel cimiteri bergamaschi non c’era più posto per loro.
Quelle immagini – scattate per caso da un balcone della città – offrirono la piena consapevolezza di quanto stesse succedendo in Italia e della gravità della situazione.
Da allora, il 18 marzo è stata scelta come la Giornata Nazionale della memoria per le vittime del Covid.
Tante saranno le iniziative e gli eventi che amministratori locali, regionali e non solo realizzeranno nelle prossime per ricordare le vittime indimenticate del coronavirus.
“In questa giornata abbiamo l’occasione per ricordare i tanti che non ci sono più e, insieme, l’apporto di quanti hanno contribuito alla salvaguardia della salute collettiva, al funzionamento dei servizi essenziali”
ha detto il presidente Mattarella.
Questa mattina, il presidente della Camera, Roberto Fico, ha partecipato alla deposizione della corona di fiori alla lapide alla memoria al Cimitero di Bergamo, città simbolo della pandemia.
A Venaria, provincia di Torino, sarà svelata la targa in ricordo delle vittime del Covid, davanti alla Rsa Piccola Reggia.
A Firenze, nel Salone dei Cinquecento, interverranno il presidente della Regione Eugenio Giani e il sindaco della città, Dario Nardella.
Il presidente del Consiglio regionale della Calabria Filippo Mancuso esporrà la bandiera a mezz’asta a Palazzo Campanella.
Le nuove regole per il Green Pass
Nelle scorse ore il governo ha approvato il nuovo decreto, che mette fine allo stato di emergenza.
Il 31 marzo prossimo infatti terminerà lo stato di emergenza. Per quanto riguarda le nuove regole, sarà il primo maggio prossimo a segnare la vera svolta.
Da quella data infatti non sarà più obbligatorio indossare le mascherine, neppure nei luoghi al chiuso.
Finiranno nel cassetto anche le divisioni a colori delle regioni, zona bianca, gialla, arancione e rossa.
L’isolamento scatterà solo per chi è positivo al virus, mentre i contatti con i positivi potranno liberamente muoversi.
Gli over 50 non dovranno più avere il cosiddetto Green pass rafforzato per lavorare, ma sarà sufficiente per loro il Green pass base.
Fino al 30 aprile resterà vigente il green pass base su trasporti a lunga percorrenza, mense e catering.
“Al momento non ci sono evidenze scientifiche che portino a dire ‘quarta dose per tutti’. Siamo partiti con la somministrazione per gli immunocompromessi e in queste ore stiamo ipotizzando la quarta dose anche per le fasce di età più avanzate, anche se questo tema va ancora valutato”
ha detto il ministro Speranza in merito a una possibile quarta dose per i vaccinati.