Strage di Corinaldo, nel processo d’Appello lieve aumento di pena per la banda dello spray

La sera dell’8 dicembre 2018 morirono 6 persone, 5 ragazze e una mamma, che aveva accompagnato la figlia. Le vittime erano tutte in attesa del concerto del rapper Sfera Ebbasta, alla discoteca la Lanterna Azzurra di Corinaldo.

carabinieri di corinaldo
Strage di Corinaldo – LettoQuotidiano.it

Per via di un fuggi fuggi generale scatenato da uno spray urticante al peperoncino, la balaustra della rampa di emergenza del locale marchigiano cedette sotto il peso delle persone che tentavano di uscire dalla discoteca.

La strage di Corinaldo

Era la sera dell’8 dicembre 2018 quando avvenne la strage di Corinaldo. Nella discoteca la Lanterna Azzurra della cittadina marchigiana circa 1.500 giovani si ritrovarono per assistere all’esibizione del rapper Sfera Ebbasta.

Fu proprio durante l’attesa del concerto che una banda di giovanissimi spruzzò dello spray urticante al peperoncino per mettere in atto dei furti nel locale.

Nel tentativo di sfuggire allo spray, si diressero tutti verso l’uscita. La balaustra della rampa di emergenza crollò, portando via con sé le vite di 5 adolescenti e quella di una giovane mamma che quella sera accompagnava la figlia 12enne.

Le vittime della strage di Corinaldo furono: Asia Nasoni (14), Emma Fabini (14), Daniele Pongetti (16), Benedetta Vitali (15), Mattia Orlandi (15) ed Eleonara Girolimini (39). Almeno duecento le persone ferite.

Il processo d’Appello

Il 30 luglio del 2020 sono state pronunciate le sentenze di condanna per i 6 giovanissimi che provocarono la strage di Corinaldo.

Badr Amouiyah, Ugo Di Puorto, Souhaib Haddad, Raffaele Mormone, Andrea Cavallari e Moez Akari sono stati condannati a pene comprese tra i 10 e i 12 anni con l’accusa di omicidio preterintenzionale. Caduta invece l’accusa di associazione a delinquere.

Dopo 6 ore di camera di consiglio, come riferisce Tgcom24, i giudici della Corte d’Appello hanno imposto ai 6 giovanissimi pene lievemente più alte di quelle decise in primo grado con il rito abbreviato.

I giudici hanno riconosciuto l’accusa di associazione a delinquere. Per Ugo Di Puorto, considerato la mente del gruppo, la pena è passata da 12 anni e 4 mesi a 12 anni 6 mesi e 20 giorni. Per Raffaele Mormone è passata da 12 anni e 4 mesi a 12 anni 4 mesi e 20 giorni.

Ugo di Puorto
Ugo Di Puorto – LettoQuotidiano.it

Per Andrea Cavallari la condanna è passata da 11 anni e 6 mesi a 11 anni e 10 mesi; per Moez Akari da 11 anni e 2 mesi a 11 anni e 6 mesi; per Badr Amouiyah la pena è salita da 10 anni e 5 mesi a 10 anni e 9 mesi e infine per Haddada Souhaib la pena è passata da 10 anni e 11 mesi a 11 anni e 3 mesi.

Il secondo filone del processo

Il secondo filone dell’inchiesta sulla strage di Corinaldo riguarda invece i permessi per la discoteca e la sicurezza della stessa. Le accuse per i 9 rinviati a giudizio sono: disastro colposo, lesioni, cooperazione in omicidio colposo plurimo, falso ideologico e apertura abusiva di un locale.

vittime strage corinaldo
Vittime della strage di Corinaldo – LettoQuotidiano.it

Sul banco degli imputati, affronteranno il processo, che inizierà il 3 giugno prossimo: il primo cittadino di Corinaldo, Matteo Principi, il geometra dello sportello Suap Massimo Manna, uno dei gestori del locale la Lanterna Azzurra, Quinto Cecchini, Massimiliano Bruni, Francesco Gallo, il vigile del fuoco Rodolfo MilaniStefano Martelli, responsabile servizio polizia locale e i due ingegneri, Maurizio Magnani e Francesco Tarsi. 

Per gli altri sette imputati in questo secondo filone d’inchiesta, si sta svolgendo il rito abbreviato. Il giudice per le indagini preliminari ha chiesto due assoluzioni e cinque condanne.

Le indagini accertarono che la discoteca in cui morirono i 5 ragazzi e la giovane mamma non avrebbe potuto contenere così tante persone.

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