La tiroide lenta può portare a diversi problemi che dipendono da questa ghiandola, e presentano alcuni sintomi non molto evidenti.
Tiroide lenta, cosa fare
Sentiamo spesso parlare della ghiandola tiroidea, senza per questo conoscerne l’esatta funzione, al punto che in molti casi non dedichiamo particolare cura prestiamo attenzione a questa ghiandola prima che qualcosa non cominci a lavorare male.
Alcuni sintomi a cui fare attenzione, tiroide lenta
Una raucedine che impiega settimane o anche mesi a sparire, sentirsi molto stanchi appena svegli, notare che nessuna dieta (per quanto sana ed equilibrata) può farvi perdere peso, non sudare mai, un viso gonfio o la stitichezza ostinata, possono avvertirvi che la vostra tiroide (situata nel collo) sta lavorando a un ritmo lento.
L’ipotiroidismo, in tutte le sue forme, è molto comune al giorno d’oggi e gli esperti sanno che molte più persone sono colpite rispetto agli individui cui è stato già diagnosticato.
Occorre ricordare che la tiroide controlla molte funzioni del corpo e quando è deficitaria, questo si manifesta con la presenza di squilibri.
Un problema che il tuo corpo traduce, il più delle volte, sotto forma di affaticamento.
La ghiandola tiroidea appartiene al sistema endocrino e la sua funzione è quella di secernere una serie di ormoni che intervengono in molti processi dell’organismo, tra i più importanti:
- Regola la temperatura corporea e il peso.
- Interviene nell’assimilazione dei nutrienti.
- Regola la frequenza cardiaca.
- Interviene nello stato della pelle e nella crescita di unghie e capelli.
- Influisce sullo stato dei muscoli.
Ipotiroidismo e alimentazione
Poiché l’ipotiroidismo è più comune nelle donne e la sua prevalenza aumenta con l’età, questo tuttavia non deve essere confuso con i cambiamenti prodotti dalla menopausa.
Quindi la prima misura precauzionale da prendere è controllare la funzione tiroidea. Il nostro endocrinologo indicherà il farmaco appropriato per raggiungere questo obiettivo.
Questo ci permetterà di avere parte della battaglia vinta ma, ovviamente, un’alimentazione sana ed equilibrata giocherà un ruolo fondamentale.
Alcuni alimenti favoriscono il funzionamento della tiroide, altri interferiscono direttamente con la sua funzione o impediscono l’assorbimento intestinale dell’ormone tiroideo. Pertanto, dobbiamo sapere cosa mangiamo e come influisce sulla nostra salute.
- Pesce azzurro, frutti di mare e crostacei.
- Latte e latticini magri e yogurt.
- Uova.
- Sale iodato.
- Frutta secca.
- Mirtilli.
In questi casi viene raccomandato di non abusare dell’assunzione di alghe marine nella dieta, né di consumarle come prodotti erboristici con la falsa promessa di dimagrire.
Il loro contenuto di iodio è eccessivo e può rallentare la tiroide e peggiorare l’ipotiroidismo, aumentare gli anticorpi antitiroide o anche aumentare il rischio di ipertiroidismo nelle persone con noduli tiroidei.
Disfunzione tiroidea
La disfunzione tiroidea dovuta al sovraccarico di iodio colpisce preferenzialmente le persone con pregressa malattia tiroidea.
Le verdure nella nostra dieta avranno un contenuto di iodio maggiore o minore a seconda del contenuto di questo minerale nel terreno in cui vengono coltivate.
Tra gli alimenti che si deve evitare in caso di ipotiroidismo ci sono la soia, in quanto è in grado di limitare l’assorbimento della levotiroxina.
Allo stesso modo il caffè e gli alcolici, il primo in quanto capace di bloccare l’assorbimento della levotiroxina, i secondi in quanto possono alterare la produzione e l’azione degli ormoni tiroide.
Oltre a sapere quale tipo di dieta è per noi migliore, è consigliabile consultare uno specialista per ottenere una dieta ipocalorica che contenga tutti i nutrienti necessari.
E, naturalmente, seguire un esercizio fisico moderato e frequente completerà perfettamente una dieta adeguata.