Il 22enne di Castelfranco Veneto è stato ucciso da una leucemia fulminante, che non gli ha lasciato scampo. Marco Innocente si è spento in soli due giorni.
I contatti stretti del ragazzo sono stati sottoposti a profilassi, per accertare eventuali altri casi di contagio.
La telefonata alla madre
Una telefonata alla madre dalla sua camera da letto, mentre lei faceva colazione in cucina con l’altra figlia: è stata quella richiesta di aiuto ad allarmare Sabina Dionese, mamma di Marco Innocente, 22enne di Castelfranco Veneto, deceduto lo scorso venerdì pomeriggio.
Quello squillo le è parso molto strano, così la donna è salita in camera del figlio e ha visto che stava male: era pallido e pieno di macchie.
I malesseri erano iniziati il giorno precedente, con qualche linea di febbre e la nausea. Così venerdì mattina, i genitori avevano portato Marco in ospedale.
Lì la diagnosi terribile: una meningite fulminante di origine batterica. Nelle ore successive al ricovero, la situazione è precipitata, fino al drammatico epilogo.
Marco Innocente è morto venerdì pomeriggio all’ospedale di Castelfranco Veneto.
Il suo decesso ha gettato nel panico quanti lo avevano visto e frequentato nei giorni precedenti.
La profilassi per i contatti
È scattata quindi una profilassi per tutte le persone che sono state a contatto stretto con il 22enne. Qualche giorno prima Marco Innocente era stato in due discoteche di Castelfranco.
Molti suoi coetanei, seguendo l’appello dell’Asl, si sono recati al pronto soccorso per farsi visitare.
In realtà, come spiegato dal direttore generale Francesco Benazzi, non basta essere stati a contatti con la persona che si è ammalata per essersi contagiati.
Il contagio deriva da un rapporto molto stretto, che abbiano avuti contatti prolungati e ravvicinati con Marco Innocente.
Intanto, però, si cerca di capire da dove sia arrivato il contagio.
La mamma del 22enne esclude che il figlio possa aver condiviso un bicchiere con qualche amico in discoteca.
“Era molto meticoloso, si disinfettava continuamente. L’ipotesi per noi più probabile è che l’abbia preso in un locale dove le persone stanno ammassate”
ha spiegato la donna.
Marco Innocente era un grande appassionato di calcio. Tifava Milan e la sua ultima serata a casa, quando la malattia aveva iniziato a dare i primi segnali, l’aveva trascorsa guardando la partita dell’Italia contro la Macedonia.
Nei prossimi giorni dovrebbero svolgersi i funerali del ragazzo, che tutti descrivono come un giovane pieno d’interessi e con la testa sulle spalle.