Omicidio Luca Sacchi, le sentenze di condanna: 3 anni alla fidanzata Anastasiya

Luca Sacchi venne ucciso con un colpo di pistola alla testa nell’ottobre del 2019, mentre si trovava con la fidanzata Anastasiya Kylemnyk davanti a un bar del quartiere Appio Latino.

Luca Sacchi - Valerio Del Grosso
Luca Sacchi – Valerio Del Grosso – LettoQuotidiano.it

Dopo 10 ore di Camera di Consiglio, la Corte d’Assise di Roma ha pronunciato le sentenze di condanna per i 4 imputati nel processo.

L’omicidio di Luca Sacchi

La sera del 23 ottobre del 2019, Luca Sacchi, personal trainer di 24 anni, e la fidanzata, Anastasiya Kylemnyk, sua coetanea, si trovavano davanti al pub John Cabot di Appio Latino per uno scambio di droga.

Quella sera i due fidanzati erano arrivati sul posto in compagnia di un amico di vecchia data di Luca, Giovanni Princi.

Era stato proprio Princi a organizzare la compravendita di droga, 15 chili di marijuana, in cambio di 70mila euro. Denaro che Anastasiya aveva con sé nel suo zainetto rosa e che non sono più stati ritrovati.

A vendere la droga dovevano essere Valerio Del Grosso e Paolo Pirino. Sembra che l’omicidio del 24enne sia scaturito dalla volontà dei due spacciatori di portare via i soldi senza consegnare la merce, come pattuito prima dell’incontro.

È in quel momento infatti che Pirino colpisce Anastasiya e Luca con una mazza, tentando di portar via soldi e droga. La reazione del personal trainer scatena l’inferno.

Valerio Del Grosso, pasticciere 21enne, colpisce Luca Sacchi con un colpo di pistola dietro la nuca.

Il giovane viene soccorso e ricoverato all’ospedale San Giovanni Addolorata, dove morirà qualche ora dopo.

Anastasiya Kylemnyk - Giovanni Princi
Anastasiya Kylemnyk – Giovanni Princi – LettoQuotidiano.it

Nei giorni seguenti all’omicidio del 24enne, il cerchio si stringe attorno ai due maggior indiziati: Valerio Del Grosso e Paolo Pirino.

A denunciare il killer di Luca Sacchi è la madre, Giovanna Proietti, che capisce il ruolo del figlio nella drammatica vicenda.

“Sono distrutta dal dolore. È giusto che mio figlio paghi e si assuma le sue responsabilità, ma so che non voleva uccidere”

dichiara la donna ai carabinieri, dopo aver denunciato il figlio.

Ai primi due indagati si aggiunge Marcello De Propris, colui che aveva fornito la pistola a Del Grosso e che, a sua volta, l’aveva presa al padre, Armando De Propris.

La famiglia di Luca Sacchi ha sempre sostenuto che il ragazzo non fosse coinvolto nella compravendita di droga, che forse sapeva cosa facesse la ragazza e avrebbe cercato di proteggerla, ma nulla di più.

Di certo c’è che il 24enne non facesse uso di sostanze stupefacenti, come accertato dall’esame autoptico.

Anastasia si è sempre proclamata innocente e non ha mai chiarito cosa sapesse il suo compagno di quel traffico di droga.

Le condanne per i 4 imputati

Dopo quasi 10 ore di Camera di Consiglio, nel pomeriggio di martedì, la Corte di Assise di Roma ha proclamato la sentenza di condanna per i 4 imputati nell’omicidio di Luca Sacchi.

Tre anni ad Anastasyia Kylemnik per compravendita di stupefacente; 27 per Valerio Del Grosso, 25 per Paolo Pirino e Marcello De Propris, tutti condannati per concorso in omicidio.

Assolto Armando De Propris.

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