I Nas di Roma hanno arrestato tre persone e disposto 7 perquisizioni. Le indagini hanno accertato le condotte vessatorie degli imputati nei confronti degli anziani tramite intercettazioni ambientali e telefoniche.
Agli ospiti della casa di riposo venivano somministrate grosse quantità di sedativi. I dipendenti volevano evitare che chiedessero assistenza nelle ore notturne e quindi li svegliassero. La casa di riposo si trova sul litorale laziale.
Orrore a Roma: scoperta una casa di riposo lager
Anziani maltrattati, costretti a stare chiusi giornate intere nelle loro stanze, o ancora insultati e minacciati: è l’amaro resoconto di un’indagine dei Nas di Roma che ha portato all’arresto di 3 persone, tutti dipendenti di una casa di riposo del litorale laziale.
Nei giorni scorsi i carabinieri del Nucleo Antisofisticazioni e Sanità, insieme ai militari dell’Arma, hanno arrestato 3 persone, per le quali sono scattati gli arresti domiciliari.
Per altri 2 imputati sono state disposte misure interdittive, con il divieto temporaneo di esercitare la propria professione. Disposti 7 decreti di perquisizione nei confronti di altrettanti imputati. I provvedimenti sono stati disposti dalla procura di Velletri.
Le indagini sono state condotte grazie al supporto di intercettazioni telefoniche e ambientali, che hanno confermato le condotte vessatorie dei tre imputati finiti agli arresti domiciliari.
In particolare, i Carabinieri hanno accertato che gli anziani erano costretti a subire strattonamenti, minacce, insulti. Addirittura i dipendenti gli lanciavano addosso degli oggetti se non si comportavano in una “certa maniera”.
Sedativi in dosi massicce per non essere disturbati
Non solo, i dipendenti della casa di riposo somministravano agli anziani ospiti una dose massiccia di sedativi, assolutamente non necessaria e senza prescrizione medica, perché questi ultimi non si svegliassero durante la notte e non disturbassero il loro riposo, con richieste di assistenza o altro ancora.
“Omesso approvvigionamento di generi alimentari e beni di prima necessità, inesistenza di qualsiasi attività ludica o ricreativa. gli anziani erano anche costretti a restare nelle loro camere dalle 18.00 serali fino al mattino successivo.”
È quanto si legge nei faldoni dell’inchiesta che questa mattina ha portato all’arresto dei 3 imputati, presumibilmente tutti dipendenti della casa di riposo.
Non solo, il latte servito agli anziani era spesso diluito con l’acqua in modo da ridurre le spese per gli approvvigionamenti.
Le indagini hanno accertato la duplice responsabilità di dipendenti e proprietari della struttura.
A far scattare l’inchiesta sarebbe stata la denuncia di alcuni parenti degli anziani. Gli ospiti della Rsa avevano riferito loro quanto erano costretti a subire nella casa di riposo romana.
Così sono scattate le indagini, che hanno fatto emergere l’orrore perpetrato dai dipendenti della Rsa ai danni degli anziani.