La legge 104, potrebbe venire in soccorso della lombalgia, nome con cui definiamo spesso il mal di schiena, un problema che può colpire a qualsiasi età.
Sono diversi i motivi che invecchiando, fanno aumentare le possibilità che si soffra di un dolore lombare dovuto o al lavoro o a una malattia specifica.
Mal di schiena e legge 104
Il mal di schiena si verifica spesso perché qualcosa non funziona nel modo in cui le articolazioni spinali, i muscoli, i dischi e i nervi si incastrano e si muovono. Oltre a problemi agli organi interni e ai legamenti presenti sulla colonna vertebrale.
Inoltre il mal di schiena, può essere causato da cose che fai o non fai nella tua vita quotidiana. Anche la localizzazione del dolore può essere determinate per comprenderne le cause.
Non si dovrebbe mai sottovalutare il potere dei sentimenti di dare origine a un dolore alla schiena. Lo stress può portare a tensioni muscolari nella schiena, e la depressione e l’ansia possono far acutizzare maggiormente un dolore alla schiena.
Questi problemi spesso sono vissuti come un problema a cui si deve trovare una soluzione autonomamente. In realtà pochi sono a conoscenza che a chi ne soffre, spetta la legge 104 e in alcuni casi un assegno al mese.
I sintomi del mal di schiena
Il dolore alla schiena può essere dovuto ad un certo tipo di problemi strutturali, in grado di limitare lo svolgimento della vita quotidiana creando una situazione invalidante.
Soffrire di sciatica
È un dolore lancinante e penetrante che parte dalla parte posteriore della gamba, arrivando fin su dal gluteo, a causa di un disco sporgente o di un’ernia che comprime un nervo.
Frattura ai dischi o dischi spinosi
Le vertebre della colonna vertebrale hanno un cuscinetto a forma di disco. In caso di rottura del disco, ci sarà una maggiore pressione su un nervo, con conseguente dolore alla schiena. Invece se il disco sporge o è rigonfio può dare il via ad una crescente spinta sui nervi circostanti.
Osteartrite
L’osteoartrite è in grado di provocare la comparsa di problematiche con le articolazioni delle anche, della parte inferiore della schiena e di altri distretti.
Osteoporosi
In questo caso le ossa, tra cui quelle della colonna vertebrale, possono diventare sottili e permeabili, il che rende le fratture da compressione particolarmente pericolose.
Colonna con curvatura anomala
Quando la colonna vertebrale presenta una curvatura inconsueta, può verificarsi la comparsa del mal di schiena. Uno degli esempi di questo fenomeno è la scoliosi.
Permessi e congedo, invalidità, legge 104
Perché sia riconosciuta l’invalidità civile con una percentuale uguale o superiore al 74%, si ha diritto a percepire di un assegno mensile. Inoltre, secondo il grado di disabilità si può usufruire di diverse agevolazioni, una tra queste l’indennità di accompagnamento.
Si tratta di prestazioni economiche fornite dall’INPS, a seguito di un percorso seguito da un medico legale. Motivo per cui al richiedente dovrà essere riconosciuta l’invalidità.
In caso di discopatia per cui si è intervenuti chirurgicamente la percentuale invalidante può andare dal 31% al 40%. Quanti soffrono di artrite possono ricevere una percentuale invalidante che va dal 20% al 100%.
Secondo la gravità della patologia si ha anche diritto all’esenzione del pagamento del ticket sanitario per esami e visite specialistiche specifiche alla patologia.
Viene inoltre riconosciuta alla persona, secondo la legge 104, tre giorni di permesso al mese, qualora l’handicap sia riconosciuto ai sensi dell’art. 3 comma 3.
Indagini e certificazione medica per legge 104
Se si soffre di mal di schiena la prima cosa da fare è parlare con il proprio medico curante al fine di fare accertamenti, soprattutto se la malattia rende difficile avere una vita sociale adeguata.
Una volta eseguiti gli accertamenti, che attestino la difficoltà riscontrata nel lavoro, il medico provvederà a inviare all’INPS il certificato medico.
Servirà a specificare le patologie di cui si tratta e il grado di gravità di cui si è oggetto. Al termine della procedura del medico si è in possesso di un numero di protocollo, in seguito si hanno novanta giorni di tempo per la presentazione della domanda, che attesti lo stato invalidante.
La domanda in cui inserire il numero di protocollo, va presentata andando sul sito INPS, oppure, recandosi presso un Patronato.
Una volta che l’Istituto ha ricevuto la domanda, questa darà valutata da una Commissione medico legale.
Sarà compito della Commissione valutare la domanda e decretare l’eventuale percentuale i invalidità presentata dall’interessato.