L’INPS prevede che alcune prestazioni siano destinate a chi perde un proprio caro, e talune di queste sono proporzionate in base alla situazione reddituale del superstite, soprattutto se si tratta del coniuge.
Una vedova, oltre che dovere affrontare il dolore di una perdita, per la morte del coniuge, non è insolito che si trovi a dover affrontare inaspettate difficoltà economiche.
INPS, la reversibilità quando sei vedova
La pensione di reversibilità 2022, avviene a seguito di analisi riguardo i requisiti richiesti, e dopo aver presentato domanda all’INPS. La perdita di un caro finisce per gravare ineluttabilmente sull’ISEE, in quanto collegata al reddito e ai patrimoni di quello specifico nucleo familiare.
Le condizioni si aggravano ulteriormente nel caso di un giovane marito deceduto dal momento in cui non ha diritto a una pensione di reversibilità, e nemmeno a una pensione individuale e a nessun aiuto strettamente associato al decesso della persona amata.
La legge che prevede la reversibilità a favore dell vedova è stata
introdotta nel 1939 perché si potesse tutelare le mogli che, dopo la perdita del marito, erano lasciate senza alcuna forma di sostentamento economico.
In seguito, con il passare degli anni, la reversibilità è stata allargata anche ai mariti e ai figli.
Le giovani vedove possono ricevere 780 euro al mese
Un caso emblematico è appunto il caso di una giovane vedova, la cui sola possibilità è di percorrere la strada che è connessa con il reddito di cittadinanza.
Il provvedimento in questione sicuramente non è trascurabile, dato che per una persona sola che vive in una casa in affitto, può arrivare a erogare fino a 780 euro al mese.
Tuttavia è necessario effettuare una precisazione per poter essere ammessi al reddito di cittadinanza. Si deve cambiare l’anno di riferimento dell’ISEE.
Per prima cosa, è bene sapere anche che gli indicatori economici costituiscono una condizione indispensabile per ricevere l’Rdc e che è necessario possederne uno che sia valido.
Nel caso di richiesta relativa al 2022, occorre ricordare che l’ISEE del 2021, non è più valido, in quanto scaduto lo scorso 31 dicembre. Inoltre ed era riferito al 2019.
È necessario che la vedova sottoponga la DSU che viene impiegata per chiedere l’ISEE corrente. Come prima operazione si deve presentare la domanda per l’ISEE ordinario con il reddito del marito deceduto e pertanto riferito al 2020.
Dopo aver acquisito l’ISEE, può essere presentata nuovamente la DSU, ma senza il marito e in assenza del reddito.
Questo dà l’ISEE attuale che mostra la situazione economica di una persona o di una famiglia al momento della presentazione. In quanto non si riferisce ai due anni precedenti.