La tragedia è avvenuta la notte scorsa al luna park di Torre del Greco, Napoli. Per la vittima non c’è stato nulla da fare: ferito anche l’amico che era con lui.
I familiari dei due giovani hanno distrutto porte e vetrate dell’ospedale Maresca di Torre del Greco, quando hanno appreso la notizia del decesso e del grave ferimento dell’altro ragazzo.
Choc a Torre del Greco: 19enne ucciso a coltellate al luna park
Una tragedia dai contorni ancora tutti da delineare quella avvenuta la notte scorsa al luna park di Torre del Greco, provincia di Napoli, nella zona del quartiere Leopardi, dove un ragazzo di 19 anni è stato ucciso a coltellate.
Giovanni Guarino, questo il nome della vittima, è stato attinto da diversi fendenti, quello mortale lo ha colpito dritto al cuore.
Ferito anche un amico che era con lui. Il 18enne è già stato sottoposto a un intervento chirurgico. Le sue condizioni sono ancora gravi, ma il giovane non sarebbe più in pericolo di vita.
Nella notte, la Polizia ha fermato due minorenni, accusati di aver ucciso Guarino e ferito gravemente l’amico.
L’agguato sarebbe scaturito da una rissa scoppiata al Luna park di Torre del Greco, dove, da alcuni giorni, sono state installate delle giostre.
Al momento non sono chiari i motivi della violenta lite, costata la vita a un ragazzo di 19 anni.
Parenti delle vittime devastano l’ospedale
Giovanni Guarino, come l’amico che era con lui, è stato trasferito d’urgenza al pronto soccorso dell’ospedale Maresca di Torre del Greco.
Vana è stata la corsa in ospedale: la vittima è arrivata già morta per le gravi ferite riportate.
Quando i parenti dei due ragazzi hanno saputo quanto era successo, hanno devastato il pronto soccorso.
Come riferisce Fanpage, hanno infatti distrutto 4 porte a vetri e una parete in cartongesso con un pugno.
Non sembra si siano registrate minacce al personale sanitario.
“non si può morire così. Noi chiediamo per questi violenti ragazzini delle pene severissime ma c’è bisogno di una rimodulazione delle normative. Chi commette un omicidio non può passare qualche anno in comunità per poi essere libero, mentre le famiglie delle vittime vengono dimenticate ed abbandonate, deve finire in galera e pagare per ciò che ha fatto”
ha detto il consigliere regionale, Francesco Emilio Borrelli.
Giovanni Guarino era incensurato. Lascia i genitori e una sorella minore. Chi lo conosceva, lo descrive come un ragazzo educato e buono, senza grilli per la testa.