Ictus e cibo: il nostro spuntino preferito è fatale. Ecco perché dobbiamo starne alla larga. Consumarlo potrebbe essere fatale ed aumentare il rischio.
Quali sono i fattori ambientali e genetici che possono favorire l’insorgere di patologie cardiovascolari, patologie degenerative e cancro? I ricercatori del Moli-sani Study, condotto dal Dipartimento di Epidemiologia e Prevenzione dell’Istituto Neuromed di Pozzilli (Isernia) hanno voluto rispondere a questa domanda con particolare riferimento all’aumento del rischio di un ictus o di un secondo infarto cardiaco, spesso con esito fatale per i soggetti precedentemente colpiti da malattie cardiovascolari.
Quali sono i cibi pericolosi che incrementano questo rischio?
Ictus e lo spuntino fatale: lo studio
Lo studio Moli-sani ha coinvolto 25mila cittadini del Molise. Di questi 25mila lo studio ha seguito in particolare 1.171 persone che, all’inizio della ricerca (durata 10 anni), soffrivano già di una malattia cardiocircolatoria.
Il risultato di questa ricerca parla chiaro: consumare cibi ultra-processati (patatine, merendine, snack, salumi, insaccati, pasti pronti e precotti, bibite gassate e zuccherate) incrementa il rischio di un secondo infarto cardiaco o di un ictus nei soggetti che sono già stati colpiti da malattie cardiovascolari. Le persone che mangiano troppi cibi processati, pur seguendo una dieta mediterranea, corrono lo stesso rischio.
Tra i vari cibi ultra-processati, troviamo anche crackers, cereali per la colazione, yogurt alla frutta. Gran parte delle persone pensa che, ad esempio, i crackers siano prodotti sani: lo studio ha analizzato l’apporto di alcune sostanze come dolcificanti, conservanti, esaltatori di sapore, antiossidanti, coloranti, processo di preparazione e conservazione indipendentemente dai valori nutrizionali di questi prodotti.
Cosa hanno scoperto i ricercatori? Cosa suggerisce lo studio? Scopriamolo.
Cosa suggerisce lo studio?
Lo snack consumato occasionalmente non incide sul rischio ictus o sul secondo infarto cardiaco: incide il consumo quotidiano ed eccessivo dei cibi ultra-processati che fa aumentare il rischio del 65%. E’ alta la probabilità di morire anche per altre cause (40%).
Il modo in cui il cibo viene preparato e conservato è essenziale: i legumi sono alimenti sani ma quelli precotti o carichi di conservanti fanno male alla salute. Ortaggi e verdure precotti non hanno lo stesso valore nutrizionale di quelli freschi e sono dannosi per la salute.
Una dieta a base di prodotti freschi, sani, nutrienti e poco processati può salvarci la vita: la dieta mediterranea tradizionale, del resto, ce lo insegna da secoli.