Il corpo senza vita del 46enne è stato trovato il giorno dopo, quando gli addetti del Conad di Cattolica, Rimini, hanno scoperto quanto accaduto nel deposito.
Il ladro avrebbe approfittato della chiusura notturna per portare via delle casse d’acqua, ma è rimasto schiacciato sotto il peso dei bancali, che non gli hanno lasciato scampo.
Ladro travolto e ucciso dalle casse d’acqua
Ha approfittato della giornata di chiusura del supermercato Conad di Cattolica, Rimini, per mettere a segno il suo colpo.
Lo scorso lunedì di pasquetta un 46enne di Rimini, già noto alle forze dell’ordine, si sarebbe introdotto nel supermercato chiuso per rubare delle casse d’acqua, rimaste all’esterno del magazzino.
L’uomo avrebbe iniziato a portare via le casse d’acqua, quando improvvisamente i bancali gli sono crollati addosso.
Quell’enorme peso potrebbe averlo ucciso sul colpo. Il corpo senza vita è stato scoperto soltanto nel pomeriggio di martedì, quando gli addetti al magazzino hanno visto un braccio spuntare da quell’ammasso di casse.
Così hanno allertato i carabinieri e le forze dell’ordine, che hanno quindi acquisito le immagini delle telecamere di sorveglianza per accertare la reale dinamica dei fatti.
La salma del 46enne è stato trasferita all’istituto di medicina legale. Sarà il magistrato a decidere se disporre l’esame autoptico o meno.
La tragedia è avvenuta al centro commerciale “Diamante” di via Ravel a Cattolica.
La vicenda di Fredy Pacini e l’omicidio del ladro
Era il 28 novembre del 2018 quando Fredy Pacini uccise, con un colpo di pistola, Vitalie Tonjoc Mircea, 29enne moldavo.
Il giovane si era introdotto nella sua rivendita plausibilmente allo scopo di rubare, insieme ad altri 5 complici, che non sono mai stati trovati.
La vittima ruppe i vetri con una mazza e due persone si introdussero nel capannone di Pacini.
Pacini da mesi dormiva all’interno della sua azienda, perché già in passato aveva subito diversi furti.
Quella notte vennero esplosi cinque colpi di pistola, uno dei quali colpì il 29enne all’arteria femorale, uccidendolo.
Nel marzo dello scorso anno il gip ha deciso per l’archiviazione del caso. Richiesta che era già stata avanzata dal procuratore di Arezzo, Roberto Rossi.
La decisione del gip si basa sulla legge riguardante la legittima difesa. Lombardo ha applicato il comma 55 della riforma.
Fredy Pacini avrebbe agito soltanto per difendersi dall’aggressione.
“Sono soddisfatto, ho sempre avuto fiducia nella giustizia, questa è la fine di un incubo”
aveva commentato l’imputato, cui era stato contestato l’eccesso colposo nella legittima difesa.