Siamo vicini al 30 aprile, data che segna la prima scadenza di alcune pratiche dell’Agenzia delle Entrate, senza il pagamento di sanzioni e interessi.
In arrivo l’appuntamento con il Fisco da non mancare, interessa le rate che in principio erano in scadenza nel 2020.
Agenzia delle Entrate, prossime le scadenze
Stare al passo, dell‘anno fiscale pieno di scadenze e proroghe può essere frustrante, si corre a volte il rischio di pagare troppo tardi e di incappare in multe o di vedere sfumare delle opportunità. Una di queste ha scadenza il 30 di Aprile 2022.
A partire dal 9 dicembre 2021, la legge di conversione del decreto Sostegni-ter reintroduce nel programma di benefici i contribuenti che non hanno pagato determinati debiti al Fisco.
Si tratta di coloro che non hanno pagato le rate di Rottamazione-ter originariamente dovute nel 2020 e 2021.
A questo proposito, il legislatore ha rilanciato le possibilità di usufruire dei benefici per i cosiddetti contribuenti inadempienti e allo stesso tempo ha stabilito un nuovo piano di pagamento. Quindi attenzione, perché il 30 aprile è la prima scadenza per alcuni contribuenti.
Definizione agevolata della Rottamazione-ter
L’entrata di quella che prende il nome di Definizione agevolata dei carichi è avvenuta grazie al D.L. 119/2018. In sostanza quest’ultima da facoltà ai contribuenti che vi aderiscono, di estinguere tutti quei debiti pendenti, che sono iscritti nei fascicoli di pagamento.
In tal modo il cittadino ritardatario, non sarà gravato da eventuali interessi e sanzioni, dovuti al mancato pagamento di quanto spettante al Fisco
Le scadenze del nuovo calendario
- 28 febbraio 2020,
- 31 maggio 2020,
- 31 luglio 2020,
- 30 novembre 2020.
Di conseguenza se non si vogliono sprecare i provvidenziali benefici della Rottamazione-ter, a breve si dovranno estinguere le rate delle scadenze relative all’anno 2020.
- 31 luglio 2022 per le rate in scadenza nel 2021, che applicando i giorni di tolleranza si porta all’8 agosto.
- 30 novembre 2022 (che arriva al 5 dicembre) per le rate del 2022.
Riguardo le scadenze (oltre il termine stabilito), e eventuali pagamenti parziali, non si usufruirà dei benefici della Definizione agevolata. Questo vuol dire che si perdono le agevolazioni che il legislatore ha appositamente rimodulato.
Il Fisco tratterà l’importo versato come acconto sul debito pendente da parte del contribuente.