Pressione alta o ipertensione? È tutto per via di un determinato alimento: ci distrugge il cuore.
Cosa significa seguire un’alimentazione sana? Nel corso degli anni, l’attenzione per l’alimentazione e l’intenzione di mantenersi in salute sono cresciute. Mangiare sano deve essere una scelta informata: prima di consumare un alimento, bisogna conoscerne le proprietà e le possibili controindicazioni.
Diversi cibi vengono considerati innocui, eppure possono essere responsabili di effetti collaterali inaspettati. Tra questi cibi, dovresti conoscerne uno in particolare che potrebbe aumentare la pressione e danneggiare il cuore.
Pressione alta: c’è un alimento che, più di altri, danneggia il cuore
Tra i cibi dannosi per il cuore, i primi che vengono in mente sono gli alimenti grassi. Non si pensa mai a cibi insospettabili che, invece, potrebbero provocare effetti inaspettati.
Sapevi che la liquirizia è tra questi alimenti ritenuti innocui che, invece, nascondono insidie per la salute dell’organismo? Molti la mangiano senza conoscerne le proprietà.
Usiamo la liquirizia (radice della pianta Glycyrrhiza glabra presente in Europa e in Asia) per alleviare il mal di gola, placare la tosse. Ha un gusto forte e deciso che potrebbe non piacere a tutti. L’idea più comune è che la liquirizia possa aiutare a smettere di fumare. Questa idea non trova nessun riscontro scientifico.
Sicuramente, può aiutare coloro che vogliono smettere di fumare a colmare il vuoto lasciato dalla sigaretta. Chi prova a smettere di fumare ha necessità di sostituire la sigaretta con qualcosa che lo gratifichi nei duri momenti di astinenza. La liquirizia, in effetti, potrebbe funzionare in questo senso.
Quando e perché la liquirizia può danneggiare il cuore?
E’ estremamente importante moderare il consumo di liquirizia.
Il consumo moderato non ha controindicazioni, mentre un consumo eccessivo può fare male alla salute.
Soprattutto chi soffre di ipertensione, un consumo eccessivo di liquirizia per lungo tempo può far correre rischi seri: contiene glicirrizina, sostanza che può interferire con i farmaci antipertensivi. Negli ipertesi anche dosi minime di liquirizia possono portare ad un aumento della pressione.
La liquirizia rischia di danneggiare il cuore in quanto tende ad abbassare i livelli di potassio alterando il ritmo cardiaco. Questo succede in caso di consumo eccessivo (superiore a 50 gr al giorno) e prolungato (almeno 2 settimane). In tal caso, può causare spossatezza, mal di testa.
Del resto, un consumo moderato può aiutare chi soffre di pressione bassa e favorire la digestione contrastando le intossicazioni alimentari.
Un altro beneficio degli estratti di liquirizia è la protezione della pelle dallo stress ossidativo durante l’esposizione al sole: contribuiscono ad evitare la formazione di radicali liberi.