Le piantine di basilico hanno incominciato a far capolino dai davanzali dei nostri balconi, tutte impettite con le loro belle foglie verdi.
La loro sopravvivenza dipenderà, oltre che dalle nostre ricette, dalle aggressioni dei bruchi e … dalle nostre innaffiature.
Basilico, una pianta aromatica
Cosa c’è di più deprimente del vedere una piantina di basilico deperire sotto i nostri occhi? Eppure è stata acquistata con tanta speranza! Abbiamo abbandonato il basilico in confezioni di plastica e quello sminuzzato e congelato, in favore di questa delicata commestibile piantina.
Insieme ad altre odorose erbe aromatiche, il basilico è una delle erbe più presenti nelle nostre ricette sia primaverili che estive. Per quanto sia una pianta annuale, nella versione in vaso fa capolino nei supermercati solo in questa stagione.
Tuttavia non tutti sono degli esperti nell’irrigare e nel potare questa magnifica piantina che, oltretutto con il suo profumo aiuta a tenere lontane le zanzare. In questo caso si tratta di un altro arrivo primaverile, non molto gradito.
Se lo innaffi cosi lo fai marcire
A parte far mancare loro l’acqua come se fossero piante grasse, uno dei problemi della moria delle piante di basilico è l’eccesso di innaffiature. Tutto sta nel sapere quando le piante hanno bisogno d’acqua.
Inoltre il basilico nonostante il suo aspetto innocuo e poco pretenzioso è una pianta alquanto esigente in fatto di irrigazioni. Un modo rapido per capire se ha bisogno d’acqua ( oltre la foglia moscia), è usare le dita e controllare il livello di umidità del terreno.
Se già è umido inutile dare altra acqua. L’estate è un periodo critico, la calura per quanto il vaso sia all’ombra tende a seccare la terra, motivo per il quale saranno necessarie due innaffiature al giorno.
Il basilico posizionato in un giardino trarrà beneficio da quella che dagli esperti è chiamata pacciamatura.
Si tratta di una lavorazione del terreno che si esegue sia nel periodo primaverile che in estate, e consiste nello stendere intorno alla pianta in questione della paglia o altro per conservare il giusto grado di umidità del terreno.
Se la pianta è in vaso e ha preso molta acqua, anche a causa della pioggia, meglio spostarla in un luogo al riparo per darle il modo di riprendersi e non marcire.
Quando le foglie si presentano gialle e cadenti, meglio liberare la pianta in quanto le tolgono energia. Se proprio la vedete morente una ultima chance è potarla lasciando comunque un parte con i nodi, per darle modo di recuperare attraverso la nascita di altre foglioline.
Innaffiare quando non siamo in casa
Se non abbiamo un parente o un vicino di casa compiacente, un modo economo di annaffiare sono le classiche bottiglie rovesciate in cui inserire un innesto da infilare nei vasi o nell’orto in giardino.
In commercio ora è facile trovare dei sistemi per irrigare a goccia, programmando gli orari e i giorni in cui non siamo in casa. Di questo tipo di irrigatori ne esistono anche che vanno ad energia solare, per contenere le bollette della luce.