Omicidio Ornella Pinto, ex compagno condannato all’ergastolo: la uccise sotto gli occhi del figlio piccolo

Ornella Pinto, 39 anni, fu uccisa a coltellate dal suo ex compagno, che si era introdotto di notte nell’appartamento che fino a poco tempo prima condivideva con la vittima. 

ornella pinto
Ornella Pinto – LettoQuotidiano.it

 

La donna, prima di accasciarsi al suolo, era riuscire a telefonare alla sorella, chiedendole aiuto, mentre il killer si allontanava in auto.

L’omicidio di Ornella Pinto

L’ha colpita con tredici coltellate, lasciandola esanime sul pavimento di casa. Poi con la sua auto ha percorso oltre 300 chilometri, arrivando a Montegabbione, provincia di Terni, dove si è costituito presso la caserma dei carabinieri.

Vittima dell’ennesimo femminicidio, compiuto nel marzo dello scorso anno da Pinotto Iacomino, 43enne di Napoli, la sua ex, Ornella Pinto, 39 anni, di professione insegnante.

La coppia aveva un figlio di appena 4 anni, che quella notte, destatosi dal sonno, aveva assistito all’omicidio della madre.

La vittima e Iacomino nelle settimane precedenti al delitto avevano chiuso la loro relazione, dopo una convivenza durata 6 anni. 

Il killer aveva quindi lasciato il capoluogo campano per trasferirsi a Terni, dove vivono alcuni parenti.

Nella notte tra il 12 e il 13 marzo dello scorso anno, si era introdotto nella casa che fino a pochi giorni prima condivideva con la vittima e l’aveva accoltellata a morte.

Con un coltello da cucina ha colpito la donna con ferocia, sotto gli occhi del loro bambino di soli 4 anni.

Dopo averla accoltellata, Iacomino era fuggito in auto, mentre Ornella Pinto era riuscita a fare un’ultima, disperata telefonata alla sorella.

Allertati i soccorsi, la 39enne era stata trasferita d’urgenza all’ospedale Cardarelli di Napoli, dove era spirata poco dopo per via delle numerose coltellate inferte all’altezza della schiena e del polmone.

funerali Ornella Pinto
Funerali Ornella Pinto – LettoQuotidiano.it

Il killer condannato all’ergastolo

Iacomino aveva inizialmente parlato di un raptus, ammettendo il delitto, poi aveva parlato di una violenta discussione con la vittima, terminata con l’omicidio.

Lo scorso martedì, 10 maggio, la prima sezione della Corte di Assise di Napoli ha condannato Iacomino alla pena dell’ergastolo, riconoscendolo colpevole di omicidio.

“Nessuno ci restituirà mai una donna dolce, una sorella meravigliosa, né una madre amorevole a suo figlio. Ma oggi  è stata restituita dignità ad Ornella”

ha detto la sorella della vittima a La Repubblica. 

Il legale di Pinotto Iacomino, Mario Terracciano, ha tentato di dimostrare l’insussistenza delle tre aggravanti contestate dai pubblici ministeri nel corso della sua arringa: premeditazione, particolare crudeltà e stabile convivenza della coppia.

Il figlio della coppia, che ora ha 5 anni, è stato affidato ad alcuni parenti di Ornella Pinto.

 

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