La conservazione della farina può a volte creare dei problemi, in particolare quando ne acquistiamo in grandi quantità e vogliamo preservarne la durata.
La farina è un prodotto che può creare qualche problema di farfalline se non l’abbiamo riposta nel modo corretto.
Conservazione della farina
La farina è un prodotto igroscopico e quindi ha la capacità di perdere o acquisire umidità, motivo per cui il suo luogo di conservazione è di grande importanza. Mediamente le farine hanno una data di scadenza lunga, che può andare dai 6 agli 8 mesi, nonostante questo potremmo vederla contaminata da insetti e muffe.
Scoprire la tignola, un parassita delle farina non è piacevole, questo insetto volante, si caratterizza principalmente per la capacità di aggredire i prodotti immagazzinati come questo. La larva di questa “farfallina” è lunga circa 12-16 mm, il suo colore è biancastro, a volte leggermente rosa, con piccoli punti neri sul corpo.
La tignola delle farine provoca danni irreversibili alla stessa e ad altri prodotti macinati, in quanto con le escrezioni rovina del tutto il prodotto.
La larva è molto piccola, capace di vivere in vari luoghi come, angoli, crepe e pieghe dei sacchetti, quindi il suo processo di eliminazione è macchinoso, ma assolutamente necessario per mantenere il nostro cibo in salute.
Durante il suo ciclo vitale, la larva della falena vagabonda all’interno del luogo in cui si trova, alla ricerca di un sito accettabile per trasformarsi in “pupa”, inizia così il suo attacco ai prodotti immagazzinati.
Motivo per il quale occorre attivarsi su come conservare le farine correttamente.
Mettere le farine nel congelatore
Due fattori che tendono ad accelerare il processo di ossidazione dei grassi presenti nella farina sono: l’aria e l’umidità. Inoltre anche se la quantità di grassi nella farina è piccolo, tanto basta a rischiare di farla irrancidire se non riposta correttamente.
Pe questo non è consigliabile conservare le farine nella confezione di carta dell’acquisto in quanto può assorbire umidità, meglio optare per un barattolo di vetro. Vanno ugualmente bene dei barattoli di metallo o plastica.
Non appena lasciamo la farina in casa, questa andrebbe chiusa in un sacchetto per congelare e posta nel congelatore per almeno 1 settimana. Questo ucciderà le eventuali uova che sono già nella farina.
Il pensare di congelare la farina come metodo per la sua conservazione potrebbe creare delle perplessità. In realtà la surgelazione consente di prolungare la conservabilità di qualsiasi tipo di farina per ulteriori mesi, salvaguardandone le qualità migliori.
Questo metodo di stoccaggio è raccomandato per tutti i tipi di farina, in particolare nel caso delle farine integrali e quelle maggiormente arricchite di oli e sostanze nutrienti.
Inoltre alcune varietà di farine, come nel caso delle farine senza glutine, hanno un costo maggiore e una scadenza più breve. Sarebbe un vero spreco buttarle per averle conservate in modo errato.
Quando si vuole congelare la farina, essendo priva di acqua, basterà congelarla in un’unica soluzione, sacchetto o contenitore che sia, con poca aria al suo intero.
Per avere sempre la farina sotto controllo, meglio scrivere la data di scadenza indicata sulla confezione, tenendo presente che la sua congelazione ne prolunga di molto la durata.
Un’altra accortezza e riporla lontano da cibi con un forte odore per evitare che ne assorba la fragranza.