I consumatori devono sapere quale tipo di caffè evitare per ridurre il rischio di sviluppare malattie cardiache come ictus e infarto.
Dal BMJ Journal apprendiamo i risultati di un nuovo studio norvegese incentrato sul caffè. In particolare, i ricercatori concentrano il loro interesse sul tipo di caffè che si beve e sui relativi effetti sulla salute.
I ricercatori norvegesi hanno dimostrato come il tipo di caffè consumato possa influire sul colesterolo che si accumula nel sangue causando blocchi che possono favorire l’insorgenza di malattie cardiache.
Caffè e colesterolo: i risultati dello studio norvegese
Lo studio norvegese ha coinvolto oltre 20mila consumatori di caffè analizzandone i livelli di colesterolo nel sangue.
Nell’analisi, il caffè è stato suddiviso in filtrato, da caffettiera, espresso (macchina o cialde) e istantaneo. Le donne che hanno partecipato allo studio bevevano mediamente poco meno di 4 tazze di caffè al giorno, gli uomini quasi 5.
Ecco, di seguito, i dati riscontrati dalla ricerca suddivisi in base al tipo di caffè per uomini e donne:
- Filtrato: aumenterebbe di poco il colesterolo;
- Da caffettiera (a stantuffo): aumenterebbe il colesterolo di 0,25 e 0,18 mmol per litro;
- Espresso: fa salire il colesterolo di 0,16 e 0,09 mmol per litro;
- Istantaneo: aumenta rispettivamente 0,08 e 0,1 per uomini e donne.
I risultati registrati dallo studio confermano la raccomandazione di ridurre il consumo di caffè (moka o espresso) in quanto aumenta il colesterolo.
Gli scienziati hanno anche scoperto che certe sostanze chimiche (come diterpeni, cafestol e kahweol) contenute nel caffè possono incrementare il livello di colesterolo. I vari metodi di preparazione variano l’importanza del loro effetto nel risultato finale.
I limiti della nuova ricerca sul caffè
La ricerca registra un’associazione senza dimostrare causa ed effetto. Il modo di consumare il caffè cambia da un Paese all’altro: gli scienziati hanno esaminato l’espresso, il caffè filtrato, istantaneo, lo stantuffo ma le dimensioni di una tazza cambiano in base al luogo ed alla persona.
Per esempio, in Norvegia dove è stata condotta la ricerca, le tazzine da espresso sono molto più grandi rispetto ad altri Paesi.
In più, i ricercatori non hanno considerato altri fattori come lo stile di vita dei partecipanti allo studio oppure l’aggiunta di latte, zucchero, panna ed altri elementi che possono impattare sulla salute.
In conclusione, servono altre ricerche specifiche su un campione più ampio di persone per giungere a conclusioni più precise e definitive.