Il Fisco ha introdotto l’obbligo di comunicazione puntuale dei dati della tessera sanitaria al relativo Sistema. In caso di omessa, errata o tardiva trasmissione delle informazioni associate alle tessere sanitarie dei contribuenti è prevista una multa.
L’obbligo introdotto consiste nel rispettare determinate scadenze per la trasmissione dei dati necessari all’AdE per la preparazione delle dichiarazioni dei redditi precompilate.
Quali sono i soggetti a rischio multe? Come evitarle?
Tessera sanitaria: nuovo obbligo o si rischia la multa
Le prestazioni sanitarie sono detraibili, quindi per il Fisco è importante ricevere per tempo i dati allo scopo di creare il modello precompilato della dichiarazione dei redditi. Il modello precompilato serve a semplificare gli adempimenti dei contribuenti.
Ecco perché spunta la novità in termini di comunicazioni al Fisco dei dati necessari per le dichiarazioni dei redditi precompilate. Alcuni enti e soggetti operanti nel settore sanitario devono trasmettere puntualmente e regolarmente al Sistema tessera sanitaria le informazioni riguardanti le prestazioni sanitarie erogate ai cittadini.
In questo modo, l’Agenzia delle Entrate potrà procedere con il modello precompilato senza ritardi. Per invogliare la regolare e corretta comunicazione al sistema, il Fisco ha introdotto una multa di 100 euro per chi invierà i dati in modo errato o tardivo o non li invierà affatto.
Enti e soggetti che rischiano la multa
Sono soggetti a sanzione i seguenti professionisti o enti:
- Aziende ospedaliere;
- ASL (aziende sanitarie locali);
- Farmacie pubbliche e private;
- Istituti di cura e ricovero;
- Presidi di specialistica ambulatoriale;
- Policlinici universitari;
- Medici chirurghi e odontoiatri iscritti all’apposito Albo;
- Strutture operanti nel campo dell’assistenza protesica e integrativa;
- Strutture e presidi accreditati per l’erogazione di servizi sanitari.
Tessera sanitaria: come evitare il rischio della multa di 100 euro
Per evitare il rischio di pagare la multa di 100 euro sarà sufficiente rispettare le seguenti scadenze:
- 30 settembre 2022 per spese sostenute nel 1° trimestre;
- 31 gennaio 2023 per spese sostenute nel 2° trimestre;
- Dopo la fine del mese seguente per le spese sostenute a decorrere dal 1° gennaio 2023.
Dichiarazione dei redditi precompilata 2022
Il 23 maggio scorso sono già stati caricati dall’Agenzia delle Entrate 1,2 miliardi di dati.
I contribuenti possono visionare il modello precompilato dopo aver eseguito l’accesso all’area riservata sul sito web dell’Agenzia delle Entrate con le credenziali Spid, CIE o CNS.
I dati visionati potranno essere confermati o modificati in caso di dati inesatti.
Dal 31 maggio 2022 i contribuenti potranno inviare la dichiarazione dei redditi. Un’altra novità 2022 è la possibilità di delegare la gestione della denuncia dei redditi al coniuge, parente o affine entro il 4° grado tramite modello apposito.