Lo scorso febbraio, Concetto Bocchetti e l’ex moglie Alessandra Terracciano sono stati condannati a 6 anni di carcere, 4 per l’abbandono di minore e 2 per lesioni riqualificate in colpose e gravissime.
Il bambino, che era stato ricoverato per gravi ustioni su tutto il corpo, è stato dato in affidamento.
La storia del piccolo Vincenzo
Aveva soltanto 4 giorni di vita il piccolo Vincenzo, quando venne ricoverato all’ospedale Santobono di Napoli in condizioni disperate.
Il neonato era venuto alla luce in un’abitazione di Portici, Napoli, il 16 marzo 2021. Quattro giorni dopo, il ricovero d’urgenza, per via di gravi ustioni su tutto il corpo.
Vincenzo ha dimostrato una forza incredibile. Il piccolo è riuscito a superare la fase iniziale, quando il timore che non riuscisse a sopravvivere era quasi una certezza.
Eppure Vincenzo ce l’ha fatta, è sopravvissuto all’inferno e ha trovato l’amore di due genitori affidatari, che ben presto potrebbero ottenere l’adozione definitiva, e che da quel giorno si sono presi cura di lui.
Appena nato, il piccolo sarebbe stato immerso in acqua bollente o candeggina, riportando gravissime ustioni su tutto il corpo.
Ad allertare i soccorsi, qualche giorno dopo la sua nascita, era stato il papà naturale del bambino, Concetto Bocchetti, 46 anni.
Bocchetti venne subito arrestato insieme alla compagna e madre del piccolo, Alessandra Terracciano, 36 anni.
I due, che hanno altri 7 figli, anche da precedenti relazioni, avevano nascosto la gravidanza, per timore che il piccolo Vincenzo gli venisse tolto, come già accaduto per gli altri bambini.
Le condanne e la scarcerazione del padre
Il 10 febbraio scorso, i giudici della sesta sezione Penale del Tribunale di Napoli hanno condannato i genitori biologici di Vincenzo a 6 anni di carcere.
Le accuse contestate a entrambi sono abbandono di minore e lesioni colpose e gravissime.
La Procura di Napoli aveva chiesto una condanna a 15 anni per Bocchetti e a 12 per la Terracciano, cui è stata riconosciuta la semi infermità mentale.
Questa mattina la notizia della scarcerazione di Concetto Bocchetti. Nonostante il parere discordante della Procura di Napoli, il Tribunale partenopeo ha accolto l’istanza presentata dall’avvocato di Bocchetti, concedendogli gli arresti domiciliari.
Secondo i giudici, il ruolo del padre biologico del piccolo Vincenzo sarebbe:
“Sottodimensionato rispetto a quello della coimputata Terracciano Alessandra. Non solo, Bocchetti ha già sofferto un periodo di carcerazione pari a oltre un anno e due mesi”.
L’imputazione per il 46enne è passata da lesione volontaria gravissima a colposa.