Sempre più persone desiderano utilizzare shampoo più delicati per i capelli, che non facciano male alla salute e che migliori il pianeta.
Tuttavia, quando si vedono tutte le parole sui prodotti per la cura dei capelli, non si può fare a meno di confondersi! “Senza solfati”, “senza silicone”, “senza parabeni”… di cosa ci si può veramente fidare e come fare la scelta giusta? In realtà, basta evitare alcuni ingredienti!
Shampoo, a cosa fare attenzione
Le domande si pongono e la scelta di utilizzare i suoi prodotti spetta al consumatore: chi vuole essere esposto ripetutamente a queste basse concentrazioni di contaminanti presenti nella moltitudine di prodotti che utilizziamo più volte al giorno, per tutta la vita?
Tutti reagiamo in modo diverso alle esposizioni chimiche. Sta quindi a noi determinare quali criteri contano di più.
Un aiuto viene dalle ricerche e dalle comparazioni della nota rivista tedesca ÖKO-TEST che anche questa volta ha voluto analizzare ben 40 tipologie di shampoo, rigorosamente senza siliconi, ed in questa lista ha anche inserito 14 prodotti cosiddetti naturali.
Dalla loro verifica è emerso che solamente 17 di questi hanno conquistato il fatidico valore di “molto buono”, per ulteriori 7 si è raggiunto il verdetto di “buono”, la restante parte è stata bocciata!
I risultati del test
- Sante Henna Volume,
- Alverde Volumen Shampoo,
- Weleda Shampoo al miglio,
- Logona birra e miele biologico,
- Lavera Volume & Power.
- Nivea Classic shampoo,
- Garnier Fructis Aloe Hydra Bomb Hair Shampoo,
- Garnier Shampoo The Verde.
Quelli che non passano il test della rivista tedesca, per cui bocciati:
- Cien Shampoo Frutta e Vitamine (questo prodotto ha al suo interno Lilial, il composto chimico è stato proibito dall’UE nel marzo 2022, in quanto è considerato dannoso per la fertilità).
- Aussie Aussome Volume Shampoo (in cui sono stati riscontrati i parabeni che possono agire come interferenti endocrini).
- Guhl Intensiv Kräftigung Shampoo alla birra (trovata la presenza di tracce di etilesilmetossicinnamato), si tratta d un filtro chimico UV.
In merito sono stati fatti degli studi che ammoniscono in merito ad alcuni ingredienti per la protezione solare, incluso l’etilesilmetossicinnamato, i quali sono in grado di possono dare il via ad attività come l’ormone, gli estrogeni.
- Cien Shampoo Frutta e Vitamine (anche in questo caso sono stati riscontrate tracce di Lilial).
- Garnier Fructis Aloe Hydra Bomb Hair Shampoo.
- Herbal Essences Volume Shampoo.
- Pantene Pro-V Volume Shampoo.
- Syoss Volume Shampoo.
- L’Oreal Elvital Fibralogy (contiene PEG, ovvero dei composti sintetici, di derivazione petrolifera, quindi inevitabilmente inquinanti), muschio artificiale. Quando queste sostanze si accumulano nel tessuto adiposo, è in grado di provocare danni al fegato e CIT).
Conclusioni
Che impatto può avere su di noi l’utilizzo dei nostri shampoo nel tempo? La scienza non dispone attualmente di dati sufficienti per valutare le ripercussioni dell’esposizione a vari contaminanti nel corso della vita.
Il fatto è che la nostra pelle non è impenetrabile, in effetti può assorbire una varietà di sostanze chimiche. Difficile da credere, ma più di 200 sostanze chimiche industriali e inquinanti sono stati trovati anche nel sangue del cordone ombelicale di 10 neonati!
Inoltre è importante chiedersi cosa stanno facendo al nostro pianeta i prodotti che utilizziamo. Le industrie utilizzano risorse non rinnovabili e bioaccumulabili, cioè con effetti persistenti nell’ambiente.
Le sostanze chimiche che fluiscono nei nostri fiumi e laghi hanno un forte impatto sulla vita marina.
Quindi se preferiamo gli ingredienti rassicuranti senza contaminanti cancerogeni, senza interferenti endocrini, senza ingredienti di sintesi, senza allergeni, senza derivati animali, ecc. sappiamo a cosa fare attenzione.