Le microtossine, la sostanza più dannosa per l’uomo perché può portare delle conseguenze molto gravi alla salute di chi le assume quotidianamente. Proprio per questo, nelle scorse ore il ministero della Salute ha comunicato un importante richiamo.
Nelle scorse ore, il Ministero della Salute ha rilasciato una lunga nota che riguarda proprio un tipo di marca molto famoso di marmellata. Ovviamente, ricordiamo che se avete acquistato questo tipo di confettura, non ingeritelo ma soprattutto siete pregati di recarvi tutti al punto vendita più vicino per ridarlo indietro: scopriamo insieme quale marca è stata ritirata dagli scaffali.
Marmellata ritirata dagli scaffali: marca e il motivo del ritiro
Nell’ultimo periodo, l’allerta alimentare è aumentata sempre di più e dobbiamo proteggere e difendere a tutti i costi la salute del consumatore che corre dei seri rischi. Proprio per questo, sul portale web del Ministero della salute si legge una lunga nota in cui spiega quali prodotti sono stati richiamati e il motivo.
Come vi abbiamo anticipato, si tratta di una marmellata di fragole bio da 400 kg dell’Ikea. La marca è Sylt Jordgubb e i lotti coinvolti sono 2023-03-01, 2023-03-02, 2023-03-03 e 2023-03-28.
Il motivo del richiamo sarebbe la possibile presenza di microplastiche. Inoltre, nel comunicato del Ministero della Salute, è presente è un’avvertenza molto importante, è la seguente:
“Si raccomanda di non consumare il prodotto riportante data di scadenza 2023-03-01,2023-03-02, 2023-03-03 e 2023-03-28 e di riportarlo in negozio per ottenere il rimborso completo. Non è richiesta la prova d’acquisto (scontrino)”.
Purtroppo, è stato necessario il richiamo, ma sapete che sono molto pericolose le microplastiche nel cibo? Dannosissime per la nostra salute e l’ambiente: scopriamo di più.
Microplastiche nel cibo: tutti i rischi
Le microplastiche sono piccolissimi frammenti di plastica non degradabili, pericolosissime per l’ambiente e per la nostra salute. Ma non si trovano soltanto nel cibo ma anche nei saponi, dentifrici e cosmetici. Si infiltrano nella nostra alimentazione tramite l’acqua e l’ingerimento di cibo contaminato.
Secondo uno studio, in una settimana un essere umano ingerisce una quantità di microplastiche pari al peso di una carta di credito e purtroppo non possono essere rimosse dal nostro corpo. Contengono metalli tossici, ftalati, idrocarburi policiclici e altre sostanze tossiche che possono causare infiammazioni o anche l’aumento di cancro nell’uomo.
La soluzione a questo tipo di problema esiste e sarebbe quello di ridurre il più possibile l’uso della plastica, proprio per questo, tantissime aziende stanno provvedendo ad utilizzare sempre meno questo tipo di materiale.