Nella calca di Piazza San Carlo, Erika Pioletti e Marisa Amato persero la vita nel fuggi fuggi generale che si scatenò dopo una rapina con spray al peperoncino.
Questa mattina è iniziato il processo d’Appello per gli imputati, tra cui anche il sindaco di Torino, Chiara Appendino, già condannata a 18 mesi nel processo di Primo Grado.
La tragedia di piazza San Carlo a Torino
Era la sera del 3 giugno del 2017, quando, durante la finale di Champions League, Juventus-Real Madrid, proiettata su un maxi schermo installato in piazza San Carlo a Torino, 4 persone spruzzarono dello spray al peperoncino tra la folla, per rapinare i presenti.
Il panico che si creò in una piazza gremita di gente costò la vita a due persone, e il ferimento di altre 1.600.
I 4 responsabili dei tragici fatti di Piazza San Carlo vennero arrestati e condannati a 10 anni di reclusione. Sohaib Bouimadaghen, Aymene Es Sabihi, Hamza Belghazi, e Mohammed Machmachi sono finiti in carcere con l’accusa di omicidio preterintenzionale, furto e rapina.
Come si legge nelle carte dell’inchiesta, i 4 imputati agirono con la consapevolezza di quello che avrebbero provocato, spruzzando lo spray.
A perdere la vita, per le gravi ferite riportate quella drammatica sera, furono la 38enne Erika Pioletti e Marisa Amato, morta dopo di 18 mesi di calvario. Per la morte di quest’ultima sono stati indagati anche due radiologi.
Secondo l’accusa, i due medici non avevano segnalato la frattura che la donna aveva riportato a livello cervicale. Togliendole il collare, Marisa Amato era rimasta paralizzata, fino al drammatico epilogo.
Le condanne in Primo Grado
Nel pomeriggio del 3 marzo, la Corte d’Assise di Torino ha emesso la sentenza di condanna per gli altri 9 imputati per i fatti di quella drammatica notte.
Tre dei 9 imputati sono stati condannati, per gli altri c’è stata la piena assoluzione. Due anni di carcere all’allora dirigente della questura, Michele Mollo, 16 mesi al dirigente del commissariato centro, Alberto Bonzano, e 14 mesi al vicecomandante della polizia municipale Marco Sgarbi.
Stando a quanto riferisce La Repubblica, Mollo non avrebbe serrato il parcheggio sotterraneo, mentre Bonzano non avrebbe controllato che le vie di fuga fossero agibili.
Nel gennaio dello scorso anno è stata condannata anche la sindaca di Torino, Chiara Appendino, a 18 mesi di reclusione, con sospensione condizionale della pena.
Insieme al primo cittadino del capoluogo piemontese, il Tribunale di Torino ha condannato anche l’ex questore di Angelo Sanna, l’ex capo di gabinetto Paolo Giordana, il dirigente del Turismo Torino, Maurizio Montagnese e l’architetto Enrico Bertoletti, che scrisse il piano di sicurezza.
Per i familiari di Marisa Amato è stata disposta una provvisionale di 1 milione e 100mila euro, 500mila per il marito, e 300mila per ciascuno dei due figli della donna.
Al via il processo d’Appello
Questa mattina ha preso il via il processo di Appello. Tra gli imputati anche la Appendino, già condannata in Primo Grado.