Il conto corrente è di nuovo sotto lo sguardo attento del Fisco, quindi è in arrivo una nuova limitazione riguardo il movimento di contanti.
L’inasprimento riguardo l’uso del contante è partito dal 1° gennaio 2021. Le recenti misure sono destinate ad ostacolare l’evasione fiscale, vista le nuove soglie circa l’uso dei contanti, a cui fanno seguito rinnovati controlli con conseguenti divieti e sanzioni.
Occhio al limite sul conto corrente
Con questo scenario è inevitabile che i correntisti possano paventare altre limitazioni, disposte dalle banche riguardo l’uso dei bancomat.
Di fatto, i limiti coinvolgono in modo indiretto i conto correnti e i prelevamenti al bancomat, e sono destinati a costringere i cittadini a rispettare il regime degli acquisti tracciabili, quindi effettuati con moneta elettronica.
In compenso, costituisce uno dei tanti dispositivi che il fisco impiega per individuare la quantità di denaro posseduta e la spesa effettuata. Il fisco può avere vita semplice se obbliga tutti i cittadini a ricorrere a carte di credito o carte prepagate, a trasferimenti di denaro tramite bonifici e ad assegni.
A questo proposito è sufficiente ricordare che la correlazione tra la riduzione del contante in circolazione e il maggior utilizzo di pagamenti tracciabili conduce più rapidamente di quanto non avvenga attualmente alla individuazione di redditi “extra”, ovvero di redditi in nero, non riportati nelle dichiarazioni dei redditi.
Il governo italiano si propone pertanto di potenziare il canale dei dispositivi di tracciabilità relativi all’acquisto di beni e servizi. Si tratta di un progetto su larga scala che permetterebbe di rafforzare le briglie ai furbetti, ovvero a coloro che evadono lo Stato in materia di imposte, un fenomeno che incide in maniera pesante sul debito pubblico.
Misure anticipate dall’Unione Europea
Questo è l’inizio delle misure anticipate dall’Unione Europea nella sua posizione sull’uso delle migliori pratiche per ridurre la frode fiscale. È una pubblicazione che evidenzia la necessità di adottare misure supplementari per frenare l’evasione fiscale.
La maggior parte delle iniziative sul limite del contante sono state anticipate nella Gazzetta Ufficiale n. 157/2019. Tuttavia, la convalida da parte del Ministero dell’Economia e delle Finanze è avvenuta solo di recente.
La notizia del nuovo inasprimento del limite dei contanti non deve essere ignorata, presa alla leggera o addirittura disprezzata. Si tratta di una disposizione che, di fatto, subentrerà all’attuale regolamento messo in atto a partire dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto n. 157/2019.
Va detto che non è la prima volta che si assiste a modifiche del limite di contanti. In passato, diversi governi hanno istituito dei bonus per incoraggiare i cittadini a pagare per l’uso della moneta elettronica, inasprendo le soglie di pagamento.
Sulla base di queste sommarie considerazioni, si può dire che il governo Draghi non ha fatto altro che ricalcare le disposizioni previste sul limite del contante. Sono state aggiunte nuove norme, verifiche e limiti che, di fatto, hanno reso più difficoltosa la vita dei cittadini.
In ogni caso, è innegabile che questo meccanismo abbia dato notevoli frutti. In altri termini, il governo italiano sta provando a correggere il detto “fatta la legge, individuata la scappatoia”, restringendo le soglie di pagamenti da 1.999,99 euro, validi fino al 31 dicembre 2021, al limite di 999,99 euro.
Inoltre, ci sono altre circostanze da non sottovalutare, infatti, chi dimentica di comunicare l’anomalia all’agenzia delle entrate rischia davvero tanto… stiamo parlando della possibilità di ricevere multe salatissime, che vanno dai 3.000 sino ad arrivare a 15 mila euro. Insomma, meglio tenere gli occhi aperti!