La creazione di un orto può dare grandi soddisfazioni in chi lo cura. Non solo abbiamo un risparmio monetario ma la genuinità è indiscussa!
Che sia mini o di dimensioni più ampie, avere cura di un orto è una moda che sta prendendo piede ovunque.
Con questa nuova inclinazione al cibo biologico ( il cui prezzo è decisamente più alto), la nascita degli orti urbani è sempre più comune, tanto che possono a volte risultare più ecologici ed efficienti di quelli tradizionali.
Un orto anche in città
Chi ha un giardino o un grande terrazzo destina una parte di esso alla propria coltivazione personale, che possono essere pomodori a grappolo o piantine di fagiolini.
L’intento è quello di riappropriarsi di sapori che spesso con la coltivazione industriale, che non solo tendono a essere scarsi, ma spesso carichi di pesticidi dannosi.
Dunque chi può si ingegna, magari sfruttando il terrazzo condominiale!
Chi non lo ha ancora fatto ma ci sta pensando dovrà scegliere un angolo della casa che riceva luce naturale e diretta per gran parte della giornata.
Se non si ha un posto come questo tutto l’anno, è opportuno adattare il proprio raccolto alle ore di sole e approfittare delle stagioni più luminose.
Poi è importante anche fare una scelta di contenitori che consentano di introdurre il maggior volume possibile di substrato.
Oltre ai classici vasi, abbiamo delle possibilità molto interessanti come i tavoli di coltivazione, le fioriere in legno, i giardini verticali o i vasi in tessuto molto leggeri.
Quindi è opportuno utilizzare substrati organici che siano leggeri, porosi e contengano i nutrienti essenziali.
Come principiante, è meglio iniziare con la coltivazione delle piantine. Tuttavia è bene salvare i semi (biologici se possibile) per quando si avrà più esperienza.
Inoltre si dovrà adattare il modo di annaffiare alle dimensioni del proprio giardino. A mano se è piccolo o gocciolando con un programmatore se è più grande.
I semi normali vengono seppelliti a una profondità di 2 o 3 volte il loro diametro. Da parte sua, i più piccoli sono mescolati con sabbia fine.
Il trapianto avviene quando la nuova pianta supera l’altezza del contenitore e sono già germogliate diverse foglie nuove.
Concimare con i gusci dei gamberetti
Si dovrebbe sempre guardare alla natura per comprendere come essa sia regolata in modo da non creare sprechi. Il nostro rapporto con la natura dovrebbe essere guidato dall’equilibrio delle forze, anche perché veniamo da un equilibrio complicato ed in perenne cambiamento.
Una soluzione economica e naturale per la concimazione e la crescita dei vegetali è il riciclaggio degli avanzi e dei rifiuti di cucina, in modo da trasformarli in una risorsa preziosa.
Eppure non a tutti è noto che gli avanzi e le bucce di frutta e verdura che come destinazione ultima hanno il bidone del compostaggio naturale, ma anche i gusci di gamberi e gamberetti possono farne parte parte.
Infatti sono un perfetto ingrediente grazie alle sostanze nutritive che possono funzionare per il nostro giardino.
I gusci dei crostacei sono molto ricchi di azoto, che insieme al fosforo e al potassio sono indispensabili per una buona crescita delle piante. Nel guscio è presente anche il carbonato di calcio, un elemento necessario alle piante per la formazione di future cellule e tessuti e, in definitiva, per una crescita più sana e più forte.
Per eliminare gli eventuali odori sgradevoli, possiamo far bollire i gusci per circa una ventina di 20 minuti oppure farli cuocere al forno a bassa temperatura. Una volta secchi vanno estratti dal forno e sbriciolati quindi messi nella compostiera.
I gusci dei gamberetti possono anche prevenire gli attacchi di alcuni parassiti come i nematodi. Si tratta di minuscoli in grado di provocare gravi danni alle piante.
Ma la chitina presente nei gusci consente la proliferazione di microrganismi che attaccano i nematodi.
Il procedimento è lo stesso del precedente, la polvere dei gusci di gamberetti andrà dove abbiamo piantato gli ortaggi, ricoperta di terra e infine annaffiata.