La tipica forma del pane in cassetta è arrivata per la prima volta nelle case americane intorno agli anni ’20.
L’inventore il figlio di due immigrati tedeschi: Otto Rohwedder. L’uomo trascorse la sua infanzia a Davenport, nell’Iowa, per poi trasferirsi a Chicago all’età di 20 anni e conseguire una laurea in optometria.
Pane in cassetta: un’invenzione degli anni ’20
A quel tempo tutte le pagnotte venivano vendute intere per preservarne la freschezza, ma Otto Rohwedder iniziò a sentire una lamentela familiare tra le casalinghe: affettare il pane era scomodo, richiedeva molto tempo e talvolta era pericoloso (le pagnotte indurite richiedevano coltelli molto affilati).
Otto Rohwedder iniziò a pensare a una macchina che permettesse ai panettieri di tagliare il pane a fette e iniziò a condurre ricerche di mercato pubblicando diversi annunci sui giornali americani per determinare lo spessore delle fette.
In pochi mesi è riuscito a selezionare le risposte di 30.000 casalinghe.
Nel 1916, convinto che la sua invenzione sarebbe stata un successo, vendette la sua attività di gioielliere e iniziò a costruire il suo primo prototipo in un magazzino abbandonato alla periferia della città.
Poiché l’inventore era determinato a mettere in pratica la sua invenzione, passò gli anni successivi a vedere come mettere in pratica la sua idea.
Nel 1927 aveva costruito un’altra affettatrice per il pane, migliore della prima di dieci anni prima.
Questa volta, con la sua macchina riuscì ad avvolgere strettamente le fette di pane in carta oleata. Furono bloccati i singoli pezzi, che erano così conservati più a lungo freschi.
Come chiudere la confezione in 2 minuti
Un anno dopo, depositò un brevetto per una “macchina per affettare il pane in un solo passaggio” e costituì la propria società, per commercializzare la produzione della sua invenzione.
All’inizio i panettieri erano scettici; per diversi mesi nessuno ha mostrato interesse per il dispositivo in quanto era considerato troppo ingombrante e complesso per la produzione quotidiana di pane.
Come ultima risorsa, Otto Rohwedder chiese ad suo amico, un panettiere sull’orlo del fallimento, se volesse dare una possibilità all’affettatrice.
La prima fetta di pane a fette fu introdotta con il nome di “Kleen Maid Sliced Bread” e arrivò sugli scaffali il 7 luglio 1928.
Questo fece schizzare le vendite di questo nuovo modo di concepire il pane quasi da un giorno all’altro, ottenendo un’immensa popolarità e recensioni entusiastiche da parte della stampa.
Da allora molto tempo è passato e le confezioni ermetiche del pane in cassetta ne preservano la durata nel tempo. Tuttavia spesso siano alle prese con il sistema di chiusura di questo pane.
Il laccetto metallico per la chiusura si smarrisce con facilità. A volte non è neanche presente…Allora una soluzione furba a questo inconveniente sta nell’impiegare la confezione stessa, come?
Semplicemente rigirando la parte iniziale su se stessa una volta prese le fette e poi aprire la farne un cappuccio sull’estremità. Semplice e geniale vero?!