Spaghetti, perché non dovresti MAI spezzarli prima di bollirli: gravissimo errore

Tra gli alimenti come la pasta, tra cui gli spaghetti non c’è niente di più versatile. Si presta a mille ricette, può essere abbinato a carne e pesce, sopporta qualsiasi salsa.

Acqua che bolle
Spaghetti spezzati – Lettquotidiano.it

Può essere saltata in padella o al forno, può essere consumata calda o servita fredda come insalata… Anche solo lessata e insaporita con un buon olio extravergine d’oliva e sale, è deliziosa.

Spaghetti  e maccheroni: pasta che passione!

Di tipi di pasta ce ne sono di tutti i tipi e condizioni: a spirale ( fusilli ), cilindrici (maccheroni, penne ), allungati (spaghetti, tagliatelle), ripieni (ravioli), quadrati (per fare le lasagne)…

Spaghetti ed altre varietà di pasta
Spaghetti ed altre varietà di pasta – LettoQuotidiano.it

Ci piace anche perché è un prodotto che impiega tempo a scadere, quindi se ne può  acquistare una grande quantità, riporla in dispensa e tirarla ogni volta che ne hai voglia.

Perché è facile e veloce da cucinare. Devi solo raggiungere il punto di cottura che più ti soddisfa, ma al dente è sicuramente il suo top. E anche se non si è molto pratici di cucina, ti costerà poco imparare a dare il giusto condimento ( anche già pronto!).

La sua composizione di base (farina e acqua) può essere arricchita con l’aggiunta di uova per renderla più consistente e nutriente, o di verdure per apportare vitamine, minerali e colore.

La pasta ci piace perché piace a tutti, ed è sempre una soluzione quando si hanno ospiti in casa: sai che difficilmente fallirai.

Dunque viene facile pensa che sia uno degli alimenti più facili da cucinare. Tuttavia anche in questa semplice operazione ci sono delle regole da seguire per evitare gli errori più frequenti. Vediamone insieme alcuni.

Errori communi  con la cottura della pasta

Cottura spaghetti in acqua bollente
Cottura spaghetti in acqua bollente – LettoQuotidiano.it

Cucinare la pasta in una pentola piccola – La pasta deve essere cotta in abbondante acqua, circa un litro d’acqua per ogni 100 g di pasta.

Se non lo facciamo e cuociamo la pasta in poca acqua, quando aggiungiamo la pasta all’acqua bollente, la temperatura si abbasserà molto e l’acqua impiegherà un po’ di tempo a raggiungere l’ebollizione.

Durante questo tempo, una parte della pasta inizierà ad agglomerarsi nell’acqua bollente. Inoltre, se usiamo poca acqua, in essa si concentrerà una grande quantità di amido, che renderà la pasta appiccicosa.

Buttare le confezioni di  pasta – Usare sempre lo stesso tipo di pasta dello stesso produttore e conoscere a memoria i tempi di cottura. Conservare la pasta in bei barattoli e buttare via la confezione con le istruzioni e i tempi di cottura non è una buona idea.

Se volete conservare la pasta in barattolo, non c’è problema, ma prima di buttare via la confezione, ritagliate le istruzioni e mettetele nel barattolo in modo da poterle consultare ogni volta che cucinate la pasta.

Non salare l’acqua della pasta – Le istruzioni sulla confezione ci dicono sempre che la pasta va cotta in abbondante acqua salata.

Tuttavia sono molte le volte in cui probabilmente vi siete dimenticati di aggiungere il sale, soprattutto perché siete stanchi di leggere che l’acqua salata impiega più tempo a bollire e va aggiunta una volta che l’acqua bolle, e quindi mentre aspettate che l’acqua bolla vi dimenticate di aggiungere il sale.

Se si cuoce la pasta in acqua non salata, per quanto gustoso sia il nostro sugo, la pasta sarà sempre insapore. È meglio aggiungere 1 litro d’acqua e 2 g di sale per ogni 100 g di pasta secca che si intende cuocere.

Spezzati a metà
Spezzati a metà – LettoQuotidiano.it

Spezzare gli spaghetti – La consuetudine di spezzare gli spaghetti prima di versarli nell’acqua di cottura è sbagliatissima. A dirlo non è uno chef ma la scienza che ne ha fornito anche le spiegazioni necessarie ea comprenderne i motivi.

Stando ai risultati della ricerca di Richard Freynman, quando spezziamo gli spaghetti, questa operazione non avverrà mai in modo perfetto, cioè non si riesce a dividerli in due parti uguali.

Un dato forse non rilevante, quanto il fatto che questa forza impiegata nel dividerli in due genera delle onde che corrono lungo lo spaghetto. A seguito di queste onde si producono molte altre  rotture, che finiscono con il dividere gli spaghetti in diverse parti.

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