Piccolo, delicato, un minuscolo e sottile pezzo di carta: un francobollo può sembrare un oggetto a cui non dare molto peso ma i collezionisti sanno. Sanno che esistono francobolli rari e introvabili che possono valere una fortuna.
C’è l’esperto che li cerca per anni e l’ignaro che per molto tempo ne conserva qualcuno distrattamente tra le pagine di un libro e non lo getta soltanto perché magari rievoca ricordi indelebili. Ne riconosce il valore affettivo ma non ne conosce il valore reale o potenziale.
Ci sono alcuni francobolli che valgono un sacco di soldi come quello che vogliamo svelarti oggi.
Potresti possedere questo francobollo: vale una fortuna
Alcuni francobolli possono valere diverse migliaia di euro: sono quelli rarissimi, introvabili che i collezionisti cercano come il pane. Tanti italiani potrebbero possederli senza neanche saperlo, nascosti distrattamente da qualche parte, in un cassetto, tra mille carte da buttare.
Considerando il valore di un certo francobollo di cui ti parliamo oggi, conviene conoscerne i dettagli, la storia, oltre che la stima nel settore della filatelia.
Il francobollo in questione, molto ricercato, è il Trinacria.
Francobollo Trinacria del 1958
È impossibile stimare quanti francobolli si trovino in circolazione attualmente. Nell’immenso patrimonio filatelico, abbiamo scelto un esemplare davvero speciale: il Trinacria raro che testimonia un avvenimento storico molto particolare.
Il Trinacria a cui ci riferiamo fa parte della prima serie emessa il 1° gennaio 1958 dal Regno delle Due Sicilie. Questa serie includeva tutti i valori espressi in grana dell’epoca, francobolli da ½ grana a 50 grana.
Francobollo Trinacria pic.twitter.com/To7UDJqpJL
— Cucurbita.delivery (@irenebutpumpkin) July 9, 2022
Riguardo al Trinacria, c’è stata una sola emissione: il design rappresenta il simbolo tripartito delle Due Sicilie.
Osservandolo bene notiamo a destra il simbolo della Sicilia (la Trinacria, per l’appunto), mentre a sinistra compare il cavallo rampante. Quest’ultimo simbolo è quello di Napoli: presenta, in basso, i 3 gigli dello stemma borbonico.
È arrivato il momento di rivelare il potenziale valore filatelico di questo francobollo in ottimo stato di conservazione. Reggiti forte: 350mila euro.
Il francobollo Trinacria ‘riciclato’: ecco quanto vale
Tra i francobolli più rari e quotati, emergono quelli di particolare valore storico e politico, emessi durante i cambi di governo, prese di potere, rivoluzioni. Un esempio significativo è dato dal francobollo Trinacria emesso il 5 novembre 1860, stampato sotto l’influenza di Vittorio Emanuele e Giuseppe Garibaldi.
Per realizzarlo c’era poco tempo a disposizione: così, colui che era destinato a diventare il primo re d’Italia decise di ‘riciclare’ una delle emissioni usate dal Regno delle Due Sicilie. In gran parte dei casi, questa emissione veniva smezzata ed è perciò difficile, se non impossibile, trovare francobolli Trinacria integri. Il francobollo ebbe vita breve: dopo circa un mese, fu sostituito dalla variante Crocetta.
L’unica differenza rispetto al francobollo usato dal Regno delle due Sicilie è la lettera T che sostituisce la lettera G. Un francobollo di questa serie in ottime condizioni può superare i 10mila euro.