Un giovane subacqueo è morto in Liguria ed è il secondo caso verificatosi nelle ultime 48 ore in questa regione.
Il giovane ragazzo stava esplorando la meravigliosa isola del Tino, nel territorio di Porto Venere e a largo del Golfo della Spezia.
Subacqueo muore in Liguria
È stata battuta oggi la notizia della morte di un giovane ragazzo che amava le immersioni. Ieri infatti, la Capitaneria di Porto ha rinvenuto il cadavere del 26enne sui fondali dell’Isola del Tino, dove il sub originario di Lerici ma residente a Milano, si era immerso insieme ad alcuni amici.
Il ragazzo e i suoi amici avevano organizzato la gita subacquea nella giornata di lunedì e da quel giorno, ossia da ieri, era stato dato per disperso e il gruppo aveva dato subito l’allarme.
Subito sono scattate le ricerche da parte della Capitaneria di porto, coadiuvata dai sommozzatori e dai Vigili del Fuoco che hanno battuto l’intera zona con moto d’acqua ed elicotteri.
Dopo ore di ricerche estenuanti c’è stato il macabro ritrovamento e amici e famiglia sono stati avvisati. Straziante il momento in cui i familiari hanno identificato la salma.
Si trattava proprio di Maurizio Zanello, il 26enne con la passione per la pesca, che lunedì insieme agli amici aveva organizzato una giornata di pesca in apnea immergendosi nelle acque tra Tino e Tinetto e non è più risalito in superficie.
L’intera comunità del suo paese si stringe al dolore della famiglia per questa perdita. Maurizio infatti era amato e conosciuto per la sua grande passione per il mare, aveva anche un canale Youtube dove pubblicava le sue imprese acquatiche.
Il ritrovamento
Le ricerche sono proseguite senza sosta fino al ritrovamento, avvenuto alle 23 di questa notte. Il cadavere è stato recuperato e identificato, nelle prossime ore verrà effettuata l’autopsia per capire l’esatta causa della morte.
Dopo ore di ricerche in mare, il corpo è stato rinvenuto dai sommozzatori incastrato in un tratto del fondale marino, a ben 18 metri di profondità, non lontano dal punto in cui si era immerso.
È solo il secondo episodio simile, infatti sabato scorso davanti le acque del porto di Genova è morto un altro sub, probabilmente per un malore.
Ancora ignote invece in questo caso, le cause della morte del giovane 26enne, la cui salma ora si trova in obitorio. Anche in questo caso si è pensato inizialmente a un malore ma sarà l’autopsia a stabilire come è morto, infatti un’opzione è anche quella di un’anomalia nell’attrezzatura subacquea, la quale è stata sequestrata per essere analizzata.
Il giovane amava le immersioni e tutto ciò che concerne la pesca, era infatti un esperto subacqueo e non era la prima volta che si immergeva con gli amici e la fidanzata, tutti con il suo stesso hobby.
Fra le diverse ipotesi c’è anche quella di alcune correnti marine che possano aver sospinto il ragazzo verso gli scogli dove è rimasto incastrato.