È successo oggi nel Tribunale di Milano, dove un uomo è caduto dal settimo piano ed è morto per il violento impatto.
È stato identificato ma non si sa il motivo per cui si trovasse lì, dal momento che non appartiene al personale né era un imputato per qualche processo.
Morte nel Tribunale di Milano
Non si capisce bene se si sia trattato di un suicidio oppure una caduta accidentale, quel che è certo è che non si capisce per quale motivo l’uomo si trovasse nel Tribunale di Milano.
Dagli accertamenti infatti, non era un imputato in qualche processo e non faceva parte né degli operai che lavorano all’interno del Palazzo di Giustizia, né del personale amministrativo.
I Carabinieri stanno indagando per ricostruire la dinamica dell’incidente, per ora la testimonianza chiave è stata quella di un uomo che si trovava al sesto piano, quindi quello inferiore, e ha visto dalla finestra l’uomo che cadeva giù.
Questo ha portato le forze dell’ordine a collocarlo al settimo piano, precisamente nei bagni delle Cancellerie dell’ufficio del Gip, che sono stati chiusi per i rilievi.
Chi è la vittima
Si tratta di un uomo che è stato identificato grazie ai documenti che aveva nel portafoglio in tasca, tuttavia non si capisce per quale motivo si trovasse all’interno del Tribunale.
Come emerso infatti, non sarebbe uno degli operai che in questi giorni stanno svolgendo lavori nell’edificio e nemmeno un dipendente dell’amministrazione giudiziaria.
L’uomo non è nemmeno un imputato in attesa di processo, dunque resta da chiarire la sua relazione con il Tribunale di Milano e anche, se si tratta di un suicidio, una caduta accidentale o ancora peggio, un omicidio.
Infatti, le forze dell’ordine hanno sequestrato i bagni da dove sarebbe caduto per effettuare i consueti rilievi e, fra le varie ipotesi, è possibile che sia stato spinto da qualcuno.
Non si esclude niente, tuttavia, il procuratore della Repubblica, Marcello Viola ha spiegato che in base alle prove raccolte finora si sarebbe trattato di un omicidio.
Posta sotto sequestro anche l’area del cortile dove è stato ritrovato il corpo.
Oltre ai Carabinieri, alcuni dirigenti del Tribunale si sono subito precipitati per vedere cosa fosse accaduto, fra cui proprio Marcello Viola e il pm di turno Cristiana Roveda.
Continuano le indagini e si cercano eventuali testimoni che possano aver visto l’uomo prima della tragica morte, probabilmente suicidio.