Epatiti pediatriche acute: l’ultimo aggiornamento dell’Organizzazione mondiale della Sanità ha rivelato uno scenario da tenere sott’occhio secondo la comunità scientifica. Superati i 1000 casi nel mondo.
Da circa tre mesi si stanno riscontrando, a livello globale, casi di epatiti pediatriche acute a cui i medici non riescono ad attribuire una causa precisa. La malattia ha avuto una crescita esponenziale che ha preoccupato e preoccupa tutt’ora. Il numero dei casi è salito e i medici avvisano di non abbassare la guardia.
Epatiti pediatriche acute: casi da tenere sotto controllo
L’Oms ha reso pubblico l’ultimo aggiornamento inerente le epatiti pediatriche acute l’8 Luglio. I casi a livello globale sono aumentati esponenzialmente e la sanità è davvero preoccupata.
Quello che mette in agitazione i medici di tutto il mondo è la causa sconosciuta di questa patologia. Stanno valutando e analizzando attentamente i casi per captare segnali e particolari fino ad ora ignorati.
La malattia ha toccato 35 paesi differenti. Si è riscontrata soprattutto in America del Nord e del Sud e in Europa. Secondi i dati riportati dalla ricerca sono 1035 i casi segnalati. Nell’ultimo periodo però si è verificata una diminuzione dell’incidenza ma i medici consigliano di non abbassare la guardia perché non è un dato certo. Questo perché non esiste un programma di screening.
Il Regno Unito registra 272 casi mentre gli Stati Uniti 334. Una percentuale alta rispetto alla totalità dei casi ma la scienza non sa ancora spiegare se si tratta di un’incidenza epidemiologica o se si tratta di sistemi di sorveglianza della malattia differenti rispetto ad altri paesi.
Cause ancora da verificare
La cosa certa è che ad oggi non si è identificata una causa scatenante anche se si è riscontrata una percentuale di sicuro interesse che in concomitanza con le epatiti pediatriche acute avevano anche o L’adenovirus o il Covid.
L’Oms ha deciso di continuare la sorveglianza della malattia e di non abbassare il suo livello di classificazione che è attualmente è moderato.
Questo perché non si conoscono l’origine e nemmeno la reale diffusione delle epatiti pediatriche acute. I medici raccomandano di non sottovalutare nessun sintomo, anche se generico, soprattutto nei bambini in età pediatrica ma non solo.
Il rapporto dell’Oms riporta che in Italia si sono verificati 36 casi e che soltanto uno ha avuto necessità di trapianto. Nonostante l’incidenza sia relativamente bassa nel nostro paese è necessario continuare a prestare attenzione per evitare complicazioni nei più piccoli ma anche per evitare che le epatiti pediatriche acute diventino una pandemia problematica.