I pensionati che dimenticano o omettono una comunicazione importante al fisco rischiano di perdere la pensione.
Per questa omissione si possono ricevere multe fino a 1.330 euro.
Pensionati italiani all’estero
Senza considerare che il costo della vita è più basso e il clima migliore.
Questa condizione, di chi si trasferisce all’estero dopo aver lavorato in Italia, da origine a dei versamenti contributivi non solo dall’INPS.
Tuttavia si potrebbe incorrere in multe salatissime se non si riuscisse di unificare le due forme contributive, quelle maturate all’estero e quelle maturate in Italia.
Inoltre l’emigrazione all’estero implica la necessità di rispettare una serie di requisiti che sono ritenuti essenziali per l’applicazione dell’articolo 18 del Modello OCSE.
Talvolta dei pensionati italiani tralasciano un’importante comunicazione all’Agenzia delle Entrate.
Una svista del genere è considerata dall’Agenzia delle Entrate imperdonabile, tanto che si può andare incontro a delle multe salatissime che possono superare anche i 1.000 €uro.
Imposte e dichiarazioni
- pensioni di vecchiaia o di reversibilità pagate dall’assicurazione svizzera;
- pensioni pubbliche a cittadini che hanno solo la cittadinanza dello Stato estero che le eroga;
- le pensioni di invalidità estere che hanno la stessa natura delle pensioni INAIL.
Multe fino a 1.330 euro
Per questo motivo, ogni qualvolta un italiano è titolare di una pensione estera, è fondamentale che si informi in merito alla presentazione di tale dichiarazione. In quanto la sua omissione espone al pericolo di una forte sanzione pecuniaria.
Gli importi delle sanzioni vanno dal 160% al 320% delle imposte evase. Per quanto riguarda i redditi generati all’estero, le sanzioni sono maggiorate di un terzo rispetto a quelle previste per l’evasione dei redditi generati in Italia.
Ad ogni modo, la penalizzazione è prevista anche se non è dovuta nessuna imposta e va da un minimo di 330 euro a un massimo di circa 1.330 euro.
Anche in caso di mancata presentazione della dichiarazione dei redditi all’estero, è ad ogni modo possibile usufruire del “ravvedimento operoso”.
In più, se la dichiarazione dei redditi si presenta prima del termine previsto per la dichiarazione dell’anno successivo, la percentuale della sanzione è dimezzata. La somma minima è di 200 euro e la massima di 660 euro se non sono dovute imposte.