Diversi studi hanno esaminato il pericolo di ictus, associandolo ad alcuni alimenti, ritenuti all’origine di un maggior rischio di ictus emorragico o ischemico.
Gli alimenti giocano un ruolo primario per il benessere e la possibilità di ammalarsi o meno di diverse patologie.
Cosa aumenta il rischio di ictus
L‘ictus è una delle principali cause di mortalità in diverse parti del mondo, per questo adottare delle strategie per prevenire l’ictus sono della massima importanza.
Dagli studi è emerso che, eccedere con l’uso del sale negli alimenti, oltre ad essere dannoso per il cuore, è in grado di aumentare le possibilità di avere un ictus.
Fare più esercizio fisico, smettere di fumare, mangiare più frutta e verdura ed evitare cibi ricchi di colesterolo, come formaggio, hamburger e alcuni dessert, sono solo alcuni dei modi ben noti per migliorare la salute cardiovascolare e ridurre il rischio di ictus al minimo.
I risultati offrono approfondimenti circa quali alimenti sono associati a un maggior rischio di diversi tipi di ictus. Questo è ormai noto considerato il considerevole numero di studi clinici eseguiti.
Questi infatti hanno evidenziato, il forte rapporto circa, l’aumento graduale dei livelli della pressione sanguigna e l’aumento della probabilità di soffrire di un ictus.
Consumo del sale
Spesso messo sul tavolo degli imputati, come responsabile di diverse problematiche abbiamo il sale. Eppure il binomio sale-sapore, non è cosi automatico.
Spesso usato in maniera selvaggia, il sale comunque ha una sua valenza negativa sulla pressione. Questo è dovuto in massima parte all’eccessivo uso, è infatti stimato che la media individuale vada dai 6 ai 12 grammi al giorno.
Quando al contrario i nutrizionisti consigliano un quantitativo di scarsi 5 grammi per averne un ritorno in salute cardiovascolare.
Abolire totalmente il sale, può apparire uno sforzo troppo grande da sostenere come soluzione unica. C’è un modo per usare meno sale senza abbandonare a cibi stuzzicanti e anche di facile uso: le spezie.
Ovviamente occorre diminuire piano piano le quantità di sale di norma utilizzato per cucinare. Inoltre uno dei grandi errori è quello di aggiungere sale a tavola per renderlo ancora più sapido.
Per di più, anche sotto il profilo gastronomico, l’impiego di spezie ed erbe aromatiche, garantisce alla pietanza profumi e sapori piacevoli. Senza considerare che sono contenute nelle spezie microelementi benefici per il corpo come antiossidanti e antiaggreganti.
Spezie quali: peperoncino e pepe, ma anche curcuma e zafferano, o maggiorana, timo e rosmarino, possono essere aggiunti a minestre e zuppe li rendono più appetibili con meno sale.