L’oleandro è una pianta che si presenta come un cespuglio, con grandi fiori coloratissimi, che può arrivare anche ad essere alto 6 metri.
Attenzione all’orto, una diffusissima pianta è fatale
In Italia esistono diversi tipi di piante velenose, che per quanto siano belle e affascinanti all’esterno. nascondono delle insidie anche mortali. Oltre alla famosa cicuta, quella che decretò per sua stessa mano la sorte di Socrate, in Italia è presente la Belladonna, o altre piante insospettabili come l’azalea, il filodendro e perfino il gelsomino e l’oleandro.
Le sostanze velenose presenti in questi piante bellissime, sono in grado di creare grossi problemi, motivo per cui occorre fare attenzione a dove vengono piantate.
L’oleandro rappresenta una delle piante maggiormente diffusa sul territorio italiano e velenosa conosciute. Nel suo complesso tutto della pianta (foglie, corteccia, semi) è tossica per tutte le specie animali. Se ingerita, causa:
- una accelerazione del ritmo cardiaco (quella che viene definita tachicardia) accompagnata da un innalzamento della frequenza respiratoria,
- patologie gastriche, tra cui vomito, nausea e piros,
- alterazioni del sistema nervoso centrale, tra cui sonnolenza.
Alla base di questa estrema tossicità, oltre agli alcaloidi, c’è l’oleandrina, un inibitore della membrana cellulare. Inoltre, nella pianta dell’oleandro sono presenti altri principi tossici, che rimangono inalterati nonostante l’essiccazione. L’oleandro è una delle piante che contengono cardenolidi.
Oleandro una pianta da non mettere nell’orto
Dell’oleandro, anche usare il legno come combustibile, per fare un barbecue oppure accendere un fuoco e fare un falò, può causare disturbi severi.
Per questo motivo non è indicato, anche il solo piantare della bieta o di fagiolini, all’ombra dei cespugli di oleandro. Questo perché la pianta potrebbe creare dei problemi e dare fastidio ad esempio con la caduta delle foglie vicino alla coltura dell’orto.
Inoltre meglio evitare la possibile colatura di gocce del liquido lattiginoso, ecc. sulle foglie delle verdure, per non andare incontro ad episodi di avvelenamento quando si consumeranno la bieta o i fagiolini.
Quindi, fate molta attenzione a questa pianta che tanti utilizzano per cucinare, molti in questo periodo fanno l’errore di utilizzare la legna di Oleandro per fare le braci, non sapendo che, tutta quella tossicità si ripercuote poi nella carne.
Gli oleandri sopra gli ortaggi sarebbero da evitare. anche e soprattutto per la caduta delle foglie che potrebbe contaminare il terreno.