A Cosenza sono stati arrestati 3 operatori di una onlus per aver effettuato la terapia del dolore su disabili e aver instaurato un clima di terrore.
Secondo quanto emerso, due operatori sociosanitari e un educatore, avrebbero creato un clima di violenza e paura.
Terapia del dolore a persone con disabilità
La onlus di Rossano, in provincia di Cosenza, si è macchiata di un fatto davvero incredibile e che fa orrore. Un luogo che dovrebbe assistere chi ne ha bisogno, è diventato una struttura dove aleggiava la paura.
Gli ospiti della onlus erano ragazzi disabili ma invece di personale che li accudiva con amore, hanno trovato dei veri orchi che si sono approfittati di loro per soddisfare desideri sadici di controllo.
Per stabilire l’ordine all’interno della struttura infatti, i 3 personaggi avevano creato un clima di terrore poiché maltrattavano i ragazzi in ogni modo. La struttura è specializzata nell’assistenza di queste persone ma sicuramente non è questo il modo di farlo.
Secondo quanto emerso dalle indagini che i Carabinieri stanno svolgendo, i 3 dipendenti della struttura, ora agli arresti domiciliari, avrebbero ricorso a metodi davvero poco ortodossi e molto crudeli.
In particolare, uno di loro ha effettuato la terapia del dolore su un ragazzo, solo per scopi sadici e ovviamente per sottometterlo. Violenze fisiche dunque ma anche psicologiche quelle delineate in un vero e proprio modus operandi che andava avanti da molto tempo.
Non si tratta di un episodio isolato infatti, i 3 agivano d’accordo l’un l’altro per dominare i malcapitati ospiti de centro diurno e mantenere il controllo.
Le osservazioni sono cominciate nell’autunno del 2021 e si sono concluse nell’aprile di questo anno, nel momento in cui erano stati reperiti elementi sufficienti per procedere agli arresti.
L’arresto
L’inchiesta si è conclusa, dopo diverso tempo di indagini, con l’arresto avvenuto oggi di 2 operatori sociosanitari e un educatore. Secondo la documentazione al vaglio degli inquirenti, la onlus era caratterizzata dal sistematico ricorso all’intimidazione e alla violenza verso persone che ovviamente sono fragili.
Consolidando il proprio potere fra minacce, aggressioni e atti estremi come la terapia del dolore utilizzata non per scopi educativi ma per sfogare i propri istinti sadici, i 3 agivano insieme come una vera associazione.
Il procuratore di Castrovillari, Alessandro D’Alessio, insieme alle indagini svolte dai Carabinieri e coordinate dalla Procura della Repubblica, ha delineato uno scenario davvero terribile, una situazione spiacevole per qualsiasi persona, ancor più per un disabile.
Gli inquirenti hanno rilevato comportamenti vessatori, degradanti e mortificanti nei confronti delle povere vittime, che sono ancor più gravi perché messi in atto da coloro che invece dovrebbero tutelare coloro che hanno una particolare fragilità psichica.
Le forze dell’ordine stanno indagando da tempo e quindi hanno escluso che siano episodi sporadici, è invece un comportamento che viene messo in atto ogni giorno.
L’accusa a carico dei 3 è quella di maltrattamenti per aver compiuto violenze fisiche e psicologiche o comunque non aver fatto nulla per impedirle pur avendone l’obbligo giuridico.