L’incontro tra il presidente della Russia, Vladimir Putin, e quello turco, Recep Tayyp Erdodan, ha dato i suoi frutti: l’oligarca russo ha infatti dichiarato che si è riusciti a trovare una quadra per quanto riguarda l’export del grano ucraino
Putin ha anche detto che la Gazprom continuerà a rispettare anche gli impegni sull’esportazione del gas russo.
Putin: “Mosca disposta a cooperare per l’export del grano ucraino”
Mentre l’invasione dell’Ucraina da parte delle forze armate russe, voluta da Vladimir Putin, continua incessante dal 24 febbraio, il presidente della Russia, in un incontro con il suo omologo turco, Recep Tayyp Erdogan, è riuscito a trovare una soluzione per quanto riguarda l’esportazione del grano ucraino.
Dopo il vertice di ieri a Teheran, in cui era presente anche il presidente dell’Iran, Ebrahim Raisi, l’oligarca ha dichiarato che la Russia è pronta a cooperare per l’export, ma ha anche posto delle condizioni irrinunciabili legate alle restrizioni imposte sull’esportazioni russe, chiedendo l’eliminazione delle stesse, dice l’agenzia Tass. In merito a queste, ha precisato che gli Stati Uniti non si opporranno: “Vedremo che succede – ha detto -: gli Stati Uniti devono rimuovere le restrizioni se vogliono migliorare la situazione sul mercato internazionale“.
Putin, poi, ha riconosciuto l’impegno della Turchia, dell’Arabia Saudita e degli Emirati Arabi per risolvere la questione annosa che ha bloccato il grano del paese occupato dopo lo scoppio della guerra, e ha anche assicurato che ci sarà un accordo con le organizzazioni internazionali affinché si occupino di consegnare i cereali ucraini.
Il presidente ha anche parlato dell’esportazione del gas russo, in stallo dopo le indiscrezioni per cui la Gazprom non riuscirebbe a garantire la ripresa dei flussi una volta finiti i lavori di manutenzione sul gasdotto Nord Stream 1. Putin ha rassicurato sulle intenzioni della controllata dallo stato, con sede a San Pietroburgo che, infatti, continuerà a rispettare gli impegni presi. Già da domani potrebbe riprendere il funzionamento dopo la sostituzione della turbina.
Guerra Ucraina, altri sette morti negli attacchi aerei
Se, però, per quanto riguarda il lato economico le cose stanno migliorando, non si può dire lo stesso sugli attacchi dei russi nei confronti delle città ucraine. Nell’offensiva missilistica a Nikopol, secondo quanto riferiscono le autorità della regione di Dnipropetrovsk, sono morte altre due persone, mentre nove sono rimasti feriti.
Bilancio in negativo, purtroppo, anche nella zona di Donesk. Nella giornata di ieri, infatti, sono morti cinque civili tra Krasnopillia, Kramatorsk, Soledar e Avdiivka e altre 16 persone sono ferite.