Accusati per concorso nell’omicidio di Leonardo Muratovic, due fratelli di origine magrebina si trovano nel carcere di Velletri.
La Procura di Velletri ha disposto il fermo dopo che i fratelli si sono costituiti ieri, in una stazione dei Carabinieri di Roma.
La morte di Leonardo Muratovic
La notte del 16 luglio, il pugile perse la vita in un locale di Anzio in seguito a un’aggressione. Leonardo venne ucciso a coltellate e morì poco dopo in ambulanza.
Il ragazzo aveva origini croate ma viveva ad Aprilia, dove era molto conosciuto per la sua passione per il pugilato. Tantissimi i messaggi lasciati sul suo profilo Facebook, da parte dei tanti amici che lo ricordano con affetto.
Anche se i soccorsi sono arrivati in maniera tempestiva, le ferite erano davvero troppo profonde e Leonardo non ce l’ha fatta, l’autopsia infatti rivelerà che alcuni fendenti sono stati fatali.
Probabilmente la lite è avvenuta per futili motivi e come riferito da alcuni testimoni, a un certo punto della serata nel locale in riviera Mallozzi, zona conosciutissima della movida romana, i toni si sono accesi e si sono alzate le mani.
Improvvisamente qualcuno ha estratto un coltello pugnalando Leonardo con diversi fendenti, alcuni dei quali sono risultati particolarmente gravi.
Due persone si sono costituite
Dopo alcuni giorni in cui si cerca di capire la dinamica dei fatti, si ha una svolta in questo caso, infatti ieri due magrebini si sono costituiti.
Al momento si trovano in stato di fermo presso il carcere di Velletri, con un provvedimento eseguito dalla squadra mobile di Roma e dagli agenti di Anzio.
L’accusa è quella di concorso in omicidio ma i due fratelli verranno ascoltati nei prossimi giorni dal gip per l’interrogatorio di convalida delle accuse.
Come affermano i magrebini, a costituirsi li ha spinti il fatto che le forze dell’ordine stanno effettuando controlli serrati per far luce sulla vicenda e comunque prima o poi sarebbero arrivati a loro.
Non solo, avevano paura anche delle ritorsioni degli amici di Leonardo, ecco perché si sono recati nella stazione Gianicolense e ora la loro versione verrà attentamente studiata, così da far luce su un omicidio davvero terribile che da giorni domina tutte le testate della Capitale.
Anche il padre di Leonardo è stato arrestato per questa vicenda perché domenica ha ferito dei bodyguard del locale di Anzio dove è avvenuta l’aggressione. I due si erano recati in commissariato come persone informate sui fatti.