Bimba muore di stenti, questa la tragica notizia di queste ore. Il fatto è avvenuto a Milano e le accuse sono verso la madre 37enne che ora è in carcere.
Oltre a omicidio volontario, alla donna sono state contestate le aggravanti dei futili motivi e della premeditazione.
Bimba muore di stenti a Milano
Una donna di 37 anni ha compiuto un gesto davvero terribile, infatti ha lasciato morire la sua bimba di un anno e mezzo abbandonandola in casa completamente sola.
Sembra la trama di un film dell’orrore la storia, tutt’altro che finta, che ha scosso la comunità di Milano e tutta quella del web che in queste ore sta leggendo la notizia.
Si chiama Alessia Pifferi la donna che ha lasciato per più di 6 giorni la sua piccola Diana in casa, completamente abbandonata a sé stessa. La piccola è morta di stenti mentre la mamma era in giro a divertirsi e portava avanti le sue relazioni.
A occuparsi delle indagini sono i Carabinieri di Milano e il pm Francesco De Tommasi, che ha formulato verso la donna, accusata di omicidio volontario, le aggravanti della premeditazione e dei futili motivi.
In effetti, Alessia sapeva bene quali sarebbero state le conseguenze di un gesto così folle, è stata lei stessa durante l’interrogatorio a cui è stata sottoposta nella notte fra mercoledì e giovedì, ad affermare che sapeva che Diana sarebbe potuta morire.
La donna è apparsa calma e composta, perfettamente lucida, con controllo e non ha mai pianto, questo ci dà l’idea di una persona psichicamente instabile, anche se nessuna perizia è stata disposta nei suoi confronti.
Davanti ad alcune domande è rimasta in silenzio e nei prossimi giorni seguiranno altri interrogatori, primo fra i quali quello previsto in queste ore con il gip di Milano, Fabrizio Felice, presso il carcere di San Vittore dove si trova attualmente.
Secondo il pm Francesco De Tommasi, che per primo l’ha interrogata, sarebbe una donna pericolosa, che non ha avuto scrupoli nell’uccidere la figlia.
La ricostruzione
La dinamica della morte della piccola Diana è davvero sconcertante e la leggerezza con cui la donna ha agito lascia davvero esterrefatti. È difficile pensare che una mamma, la primissima sicurezza di un figlio, possa abbandonarlo, invece è proprio quello che è successo.
Diana, un anno e mezzo, è stata lasciata a casa adagiata in un lettino da camping insieme a un biberon con del latte. Dopodiché, la donna si è diretta a Bergamo, precisamente nella frazione di Leffe, per raggiungere il compagno.
Quest’ultimo, che non è il padre della bimba, sapeva che Diana era con la zia al mare. Dunque sarebbe rimasta quasi una settimana a divertirsi con l’uomo senza pensare alla figlia, ritrovata morta al suo rientro.
Ci sono altri dettagli terrificanti però che delineano questa vicenda, infatti gli investigatori che hanno posto sotto sequestro l’abitazione hanno ritrovato una boccetta mezza vuota di En, un potente tranquillante che si pensa sia stato somministrato alla bambina non solo in questa occasione.
Secondo le indagini inoltre, non era la prima volta che la Pifferi abbandonava la figlia per qualche giorno, stavolta con conseguenze tragiche.
La donna aveva trascorso alcuni giorni a Leffe insieme al compagno e gli abitanti della zona hanno riferito che aveva raccontato di essere una psicologia infantile e di saperci fare con i bambini.
Proprio in quella cittadina in provincia di Bergamo aveva dato alla luce sua figlia. La 37enne raccontava di una gravidanza inaspettata, di cui non si era resa conto fino all’ultimo.
Diana era stata partorita in casa e molti ricordano di aver visto la donna con la piccola nel passeggino.
Alessia però è tutt’altro che una donna stabile ed equilibrata, lo dimostra questo episodio ma anche le bugie che spesso raccontava, come lo scorso anno in cui disse che la madre era morta di Covid e doveva recarsi in Calabria per i funerali.