I risultati del nuovo test sui sughi pronti, ha posto la sua attenzione circa la presenza di muffa e batteri in molte delle confezioni che acquistiamo.
Il test tedesco fornisce una lista di quelli che maggiormente risultano contenenti micotossine.
Sughi pronti pieni di muffa e batteri
La notizia sconfortante viene dalla lettura dei test condotti da una nota rivista tedesca Öko-Test, che puntualmente mette sotto la lente d’ingrandimento, prodotti da tutto il mondo, per verificarne la bontà o meno (in questo caso meno…) di ciò che i consumatori ignari acquistano.
In questo caso sono state analizzati i sughi pronti di 21 marchi di controllando non solo la provenienza dei pomodori, ma anche se nelle confezioni era possibile che vi fossero muffe, oltre che le percentuali di sale, una volta che il prodotto era pronto per gli scaffali dei supermercati.
Le confezioni di sughi pronti hanno da subito avuto un riscontro positivo da parte dei consumatori. Si è visto con grande sollievo la possibilità di tornare a casa dopo una giornata di lavoro e potersi gustare, senza fatica, un piatto a base di pasta da condire a nostro piacimento.
La varietà dei sughi pronti con il tempo è andata mano mano a riempirsi di specialità sempre più varie e accattivanti, tanto che si poteva anche utilizzarli come arricchimento di altri piatti a base di pesce o carne, o utilizzati per comporre veloci tartine.
Chi compra, si affida con ingenua fiducia al corretto comportamento del produttore, ma dobbiamo davvero fidarci totalmente, e mettere la nostra salute nelle mani altrui? Ovviamente nulla potrà essere paragonato a ciò che viene preparato in modo genuino in casa. Inoltre dobbiamo prestare molta attenzione a ciò che intendiamo introdurre nel nostro stomaco.
I dati del test di Öko-Test
Calza a pennello una particolare osservazione scientifica, che spiega come sia stomaco che intestino siano fatti di un tessuto neuronale autonomo. E che esso stesso possa non solo assorbire e in seguito elaborare sensazioni ed emozioni, ma anche di tradurle in reazioni sintomatiche.
Un eccesso di troppo sale di aromi e l’impiego di pomodori di cui si ignora l’origine, il tipo di trattamenti cui sono sottoposti e alla fine delle micotossine devono farci porre molta attenzione al momento dell’acquisto. Soprattutto se ne facciamo largo uso.
Alla fine i dubbi dei consumatori hanno condotto la rivista Öko-Test a fare una analisi per decretare i migliori su 21 salse di pomodoro pronte. Il risultato del test, sfortunatamente ha mostrato la presenza di muffe e micotossine, ma anche troppo sale e aromi artificiali. Alla fine sono stati solo tre prodotti che hanno meritato un giudizio positivo.
Sia il sale che quelli che vengono chiamati “esaltatori di sapidità” possono rappresentare un serio problema per la nostra salute. Entrambi ci mettono a rischio di ipertensione e obesità.
Per quanto i livelli registrati siano entro i termini di legge, un livello di sale superiore a 1,28 grammi ogni 100 grammi non è affatto un bene per la salute.
Il test ha posto particolare attenzione alla provenienza dei pomodori impiegati nella preparazione dei sughi pronti, un elemento di “non chiarezza” ha determinato da parte degli esperti della rivista la necessità di avere altre informazioni in merito dalle case di produzione, che nelle etichette non ne fanno menzione.
Muffe e micotossine nei sughi bio
Per quanto siano a volte centinaia gli agricoltori che riforniscono la produzione per i sughi pronti Öko-Test ha richiesto maggiore chiarezza in merito.
Dal test, si è visto che la maggior parte dei pomodori impiegati in queste preparazioni arriva da Paesi quali: Spagna, Portogallo e Italia. Anche se una parte però non è stata rilevata.
L’attenzione che si è data alla presenza di muffe e micotossine nei sughi pronti, era già apparso in passato. Tuttavia in maggioranza nei prodotti biologici, che hanno mostrato avere una percentuale più alta di micotossine.
Per quanto riguarda i livelli di micotossine e di sale, le aziende che hanno ottenuto i giudizi migliori sono La Selva e Rapunzel. Mentre la Lidl ottiene un “buono”.
Una certa differenza arriva da Barilla e Knorr, che non hanno ottenuto un giudizio altrettanto positivo, ricevendo entrambi un “insufficiente” e un “sufficiente”. La sola marca completamente bocciata da Okotest è Alnatura bio.