Uno degli ingredienti più utilizzati in cucina, nei supermercati ci costerà molto caro, circa del 15%, e ad un tale aumento non corrisponde una adeguata qualità.
Con l’aria di aumenti che tira, in molti hanno già provveduto ad operare delle scorte di confezioni di pomodori in scatola nei supermercati. Sono infatti previsti dei rincari sui prezzi, cerchiamo di comprendere a cosa sono dovuti.
Nei supermercati, i prezzi andranno alle stelle
Il periodo della raccolta dei pomodori per uso industriale si avvicina sempre di più, ma pare che il 2022 lo ricorderemo anche per il pomodoro.
Per stabilizzare il prezzo del pomodoro, si sono tenute diverse riunioni nelle ultime settimane, tuttavia il raggiungimento di un prezzo equo è stato compromesso da una serie di altri problemi importanti.
In particolare, tra questi vi sono la siccità e il caldo eccessivo in generale, le cui conseguenze compromettono la produzione e ne peggiorano la qualità. Il presidente della Federazione nazionale pomodoro da industria di Confagricolutura, Massimo Passanti, ha potuto riassumere brevemente le cause di tutto ciò:
“Abbiamo speso di più producendo meno”.
Il rincaro dei pomodori è imputabile alla siccità, a causa della quale si è vanificato il desiderio di limitare il costo del prodotto finale. A fronte della esigenza di irrigare maggiormente i campi, sono aumentati anche i consumi e, al contempo, è calata la produzione, con una diminuzione del 10% della produzione.
In particolare, le conseguenze sono ancora maggiori rispetto al raccolto del 2021, una annata d’oro per la produzione e i profitti, nella quale l’Italia produsse il 15% del raccolto mondiale, arrivando seconda solo alla California ma prima in Europa.
Oltre alla siccità nel 2022 si è vista una forte carenza di manodopera. Il lavoro stagionale è solo un’altra crisi per un Paese che cerca di affrontarla, non riuscendo tuttavia a superarla in maniera definitiva.
Siccità e crisi energetica
Ci si aspetta dunque un aumento per i consumatori di circa il 15%, motivo per cui nei supermercati una passata di pomodoro da 700 ml, stando alle previsioni della Coldiretti, potrà costare in media sopra l’1,7€, quando ora il costo è attestato sull’1,3 €.
Incapacità di prevedere le crisi, sia alimentare che ambientale, oltre il costo dell’inflazione, hanno portato all’aumento del costo di molti beni alimentari nei supermercati.
Nessuno ha potuto prevedere un mese e mezzo di siccità, che come risultato ha condotto a: una minore produzione, l’aumento del prezzo e una minore qualità.
Inoltre la crisi dei lavoratori stagionali, che si ripete da diversi anni, ha portato ad una diminuzione della produzione. Un problema che si avverte maggiormente nel periodo più caldo, e nelle festività.
D’altra parte tutti i lavori stagionali presentano gli stessi problemi di base:
- basse retribuzioni,
- lavoro precario,
- sfruttamento.
Ma alla base principale di tutto c’è l’incertezza di un lavoro che non offre garanzie di continuità lavorativa.