Ci troviamo a Roma, precisamente in zona Porta Portese, dove un uomo è stato accusato di abusi sessuali sulla figlia della sua compagna, con cui conviveva.
Le violenze duravano da ben 5 anni e grazie alla denuncia del padre naturale della ragazza, l’uomo è stato tratto in arresto.
Abusi sessuali a Roma
Da tempo i genitori della 13enne erano separati e lei viveva insieme alla madre in un appartamento di Porta Portese che condividevano con il nuovo compagno della donna, al suo fianco da diversi anni.
Secondo quanto emerso, la bambina ha cercato aiuto confidandosi con alcuni parenti, in particolare con il padre naturale, al quale ha riferito che il compagno della madre abusava sessualmente di lei da molto tempo.
Precisamente, da quando aveva solo 8 anni, minacciandola che se non avesse acconsentito alle sue richieste, avrebbe fatto del male alla sua famiglia, compresi i nonni e il fratellino a cui lei è molto legata.
Così, impaurita dalla situazione, si è lasciata toccare e abusare in modi che davvero delineano un orco capace di qualsiasi cosa, verso una bambina debole e indifesa.
L’orco, che avrebbe dovuto essere come un secondo padre ma invece si è rivelato un mostro con secondi fini, l’ha soggiogata approfittando delle condizioni di inferiorità fisica e psichica della minore, inducendola a subire atti sessuali.
Queste le accuse formulate contro l’uomo, tratto in arresto in seguito alla denuncia sporta dal padre della vittima.
La ragazza è ancora sotto shock ma appena sarà possibile verrà ascoltata nuovamente per raccogliere quanti più dettagli possibili contro il pedofilo che viveva in casa sua, accanto a una madre che fin dal primo momento si è detta ignara di tutto e anche lei è sconcertata. Le violenze infatti, avvenivano quando lei era fuori per lavoro.
L’adolescente è ora seguita da uno psicoterapeuta dell’infanzia, che l’ha sostenuta anche quando è stata ascoltata dai magistrati, di fronte ai quali ha esposto un racconto straziante spesso interrotto dal pianto, una vera liberazione dopo 5 anni di sofferenza.
Le indagini
A partire dalla segnalazione del genitore, sono iniziate le indagini dei Carabinieri della stazione di Porta Portese, coordinate dalla Procura di Roma, supportate anche dalle visite mediche a sui è stata sottoposta la giovane.
Il Gip ha emesso nei confronti del 35enne la misura cautelare dell’arresto immediato, è stato infatti trasferito in carcere in attesa del processo e verrà interrogato a breve dalle forze dell’ordine.
Una situazione che da tempo era diventata insopportabile per la 13enne che ormai in casa sua, il luogo dove doveva sentirsi al sicuro, veniva violata della propria intimità.
L’uomo di origini sudamericane la minacciava dicendole che avrebbe fatto del male ai suoi familiari più cari, tutto questo è stato denunciato dal padre naturale.
Ciò che ha affermato la ragazza è avvalorato non solo dalle visite mediche ma anche da audizioni protette che hanno permesso di raccogliere un quadro indiziario davvero molto grave.